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Basta con i ricatti PDF Stampa E-mail

16 Maggio 2022

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 Da Comedonchisciotte del 9-5-2022 (N.d.d.)

Sono stati smentiti clamorosamente certi nomi altisonanti della cardiologia italiana che sul Vol. 22, N. 11 di novembre 2021 del Giornale Italiano di Cardiologia scrivevano: “Casi di miocardite e pericardite in giovani individui, prevalentemente di sesso maschile, dopo la vaccinazione mRNA contro il COVID-19 si possono verificare molto raramente e, comunemente, si manifestano con forme cliniche lievi caratterizzate da un’evoluzione favorevole. Non esistono ad oggi dimostrazioni di una relazione certa causa-effetto tra vaccinazione e sviluppo di miocardite e pericardite, nonostante il breve intervallo temporale tra i due eventi suggerisca la presenza di una relazione.” Parole che, forse, volevano spegnere l’allarme crescente sollevato dai numerosi casi di cronaca riferiti a tante vite stroncate da malori improvvisi, notizie non riportate dai grandi media, ma dalla stampa indipendente sì, che hanno iniziato a trapelare con inquietante eco.

È successo, però, che se anche da un lato si è tentato di gettare acqua sul fuoco, dall’altro sempre più gli studi scientifici, provenienti da vari paesi del mondo, hanno iniziato a documentare l’aumento di frequenza di malattie cardiache anche gravi (in particolare miocarditi/pericarditi acute) nei giovani e giovanissimi dopo le vaccinazioni. E più recentemente, proprio a fine aprile, è arrivato – sempre in tema di eventi avversi cardiaci (che, però, non è l’unico filone purtroppo) – l’ennesimo interessante lavoro scientifico, questa volta pubblicato dalla prestigiosa rivista Nature, che documenta chiaramente l’associazione tra l’aumento statisticamente significativo degli eventi cardiovascolari di emergenza nella popolazione UNDER 40 in Israele e il lancio della vaccinazione anti-Covid. Scrivono gli autori: “Nel periodo gennaio-maggio 2021 è stato rilevato un aumento di oltre il 25% in entrambi i tipi di chiamata (arresto cardiaco e sindrome coronarica acuta), rispetto agli anni 2019-2020. I conteggi settimanali delle chiamate di emergenza erano significativamente associati ai tassi di prima e seconda dose di vaccino somministrata a questa fascia di età, ma non ai tassi di infezione da COVID-19. I risultati sollevano preoccupazioni per quanto riguarda gli effetti collaterali cardiovascolari gravi non rilevati indotti dal vaccino e sottolineano la relazione causale già stabilita tra vaccini e miocardite, una causa frequente di arresto cardiaco inaspettato nei giovani.” E più avanti nel documento il concetto è ribadito nuovamente: “Esiste un’associazione solida e statisticamente significativa tra il conteggio settimanale delle chiamate CA (arresto cardiaco) e ACS (sindrome coronarica acuta, in pratica infarto) e i tassi di prima e seconda dose di vaccino somministrata a questa fascia di età. Allo stesso tempo, non è stata osservata alcuna associazione statisticamente significativa tra i tassi di infezione da COVID-19 e il conteggio delle chiamate CA e ACS.” Infine concludono: “Questi risultati sono rispecchiati anche da un rapporto sull’aumento delle visite al pronto soccorso per problemi cardiovascolari durante l’introduzione della vaccinazione in Germania, nonché sull’aumento delle richieste di servizi di emergenza sanitaria per incidenti cardiaci in Scozia”.

Questa recente pubblicazione lancia un serio allarme per la necessità di un’indagine approfondita e si auspica che non passi inosservata alle autorità sanitarie e politiche. Benché miocardite e pericardite possano svilupparsi naturalmente anche a causa dell’infezione da SARS-CoV-2, in base a dati scientifici provenienti da molti Paesi, ormai sta emergendo sempre più chiaramente la verità e cioè che il rischio di problematiche cardiache anche gravi derivanti dalla vaccinazione è molto alto. Difficile, a questo punto, (anche per i più convinti) continuare a credere alla storia che “i benefici superano i rischi.” Inaccettabile (per chi, fin da subito, ha posto domande e sollevato dubbi) seguitare a sopportare certi ricatti. Impensabile (per ogni persona di buon senso) sottostare a eventuali futuri obblighi.

Valentina Bennati

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