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28 Luglio 2024

 Da Rassegna di Arianna del 23-7-2024 (N.d.d.)

Per concorrere al ruolo di presidente USA devi prima di tutto essere un miliardario. Poi devi avere il sostegno dei miliardari che ti finanziano la campagna elettorale. Ogni miliardario è portatore di interessi specifici il cui finanziamento dovrà in qualche modo essere risarcito. Gli stessi miliardari sostengono i media che devono influenzare l’elettorato. Per concorrere al ruolo di presidente devi avere anche il sostegno bonario dei vip, attori, ballerine, strimpellatori, registi e pupazzi vari.   Un proletario con doti di statista può solo sognare... la democrazia americana non prevede per lui alcun ruolo presidenziale, si chiamasse pure Gesù Cristo.

Da ultimo è scesa in campo la Kamala Harris che stando ai lib-lab ha come principale pregio quello di essere donna(?) di origine afroindiana: che sia pure intelligente o portatrice di un modello socio-politico dignitoso è secondario. Talmente presi dalla fregola del genere sessuale ed etnico i lib-lab omettono il fatto che Kamala è anche filosofa capace di condensare la sua visione del mondo in frasi del tipo: «Oggi è oggi. E ieri era oggi ieri. Domani sarà oggi domani. Quindi vivi oggi in modo che il futuro di oggi diventi passato oggi, così come domani». Esiste il video mentre declama questa perla e nel farlo è una delle rare volte che non ride sguaiatamente come suo solito fare. Parlava seriamente come nel giorno del suo insediamento quando dichiarò: «Sono Kamala Harris. I miei pronomi sono lui/lei. Sono una donna che siede ad un tavolo con una giacca blu». Se mentre lo diceva rideva oppure no non lo sapremo mai: portava la mascherina anti Covid.

Mi domando perché sto perdendo tempo su queste scemenze americane… Forse perché più che altro il mio pensiero corre ai comunisti europei e in particolare a quelli di casa nostra (quelli che si considerano ancora tali), quelli che si sono strafogati di Marx, Lenin e compagnia cantando e che oggi non solo nulla hanno più da ridire sul sistema imperialista americano, ma plaudono alla demenziale democrazia di quel Paese e si felicitano per Kamala… magari andava meglio il marito di Obama, ma va bene lo stesso.

Da qui a novembre sarà un Calvario mediatico e ne dovremo sentire di ogni, mentre l’Europa affonda sempre più e si avvia alla disintegrazione.

Maurizio Murelli

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