Zero Voto: cittadini, non sudditi

10 marzo 2008

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Cittadini, aprite gli occhi!
Non andate nella solita, e collaudata, trappola. Non andate a legittimare per l'ennesima volta, col vostro voto, rappresentanti che non vi rappresentano e una classe politica che, presa nel suo complesso, senza distinzioni fra destra e sinistra apparentemente avversarie in realtà complici, ha come unico interesse quello di autotutelarsi per perpetuare all'infinito il proprio potere.
La verità è che la cosiddetta democrazia rappresentativa, la "democrazia reale", quella che concretamente viviamo, non è la democrazia ma un sistema di minoranze organizzate, di oligarchie, di aristocrazie mascherate che hanno tutti i privilegi delle aristocrazie storiche senza peraltro averne nemmeno gli obblighi: non lavorano, non pagano le tasse su una parte notevolissima - 100 mila euro - dei loro già cospicui emolumenti, hanno, di fatto, un diritto penale proprio che gli permette di continuare a perpetuare impunemente i loro abusi, i loro soprusi, le loro aperte illegalità e l'occupazione arbistraria dello Stato e di ampi settori della società civile.
Queste oligarchie soffocano e mortificano l'individuo singolo, l'uomo libero che non vuole assoggetarsi ad umilianti infeudamenti, cioè proprio il soggetto di cui il pensiero liberale voleva valorizzare capacità, meriti, potenzialità e che sarebbe il cittadino ideale di una democrazia, se esistesse davvero, e ne diventa invece la vittima designata.
Il "sistema Mastella" non è il sistema del signor Clemente Mastella ma di tutti i partiti, nessuno escluso, a seconda delle rispettive aree di influenza. Questi neosignorotti feudali, nazionali e locali, pretendono l'affiliazione ed elargiscono indebiti favori in cambio dell'obbedienza.
La frase di Ignazio Silone, "Per vivere un po' bene bisogna vendere l'anima. Non c'è altra via", fu scritta in pieno fascismo ma si attaglia ancor meglio al nostro oggi. Chi non ci sta è inesorabilmente emarginato a favore degli affiliati, degli adepti, dei famuli, dei favoriti, dei clientes. I metodi dei partiti sono quelli della mafia: il ricatto, la minaccia allusiva, la tangente.
I partiti non sono, come ci viene ripetuto fino alla nausea, l'essenza della democrazia, ma la sua negazione. Perchè ledono alla radice il fondamentale principio liberale dell'uguaglianza almeno sui blocchi di partenza. Il sistema non si cambia cambiando qualche uomo o qualche sigla, ma cambiando il sistema. Cittadini, l'unica libertà che avete, con le elezioni, è di scegliere da quale oligarchia preferite essere schiacciati, prevaricati, umiliati, offesi. Riprendetevi quel tanto di dignità che vi è stato lasciato e rifiutate di legittimare, col voto, la vostra sottomissione e la vostra degradazione.
Lasciateli soli.

Movimento Zero

Commenti
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Clerambault (Registered) 10-03-2008 17:25

Pienamente d'accordo con la diagnosi del problema. Credo che il non voto al sistema dei partiti della casta sia molto più efficace del non voto in assoluto.
Quindi se si presenta qualche lista alternativa alla partitocrazia (come per esempio la lista "Per il Bene Comune" del dott. Stefano Montanari o qualche lista civica nazionale) avranno la mia preferenza perchè sono alternative migliori del non voto.
Oggi cercano di farci credere che l'alternativa sia fra destra e sinistra, quando invece l'alternativa è fra partitocrazia elitaria (destra sinistra) e movimenti apartitici e democratici veramente, fatti di gente pulita e non corrotta.
buzzeduzzy81@hotmail.it
buzzeduzzy (Registered) 10-03-2008 21:18

non son del tutto d'accordo con Clerambault...non è una questione di uomini,ma di sistema.
dare a delle persone il potere è un pò come dare ad un bambino le chiavi della dispensa della marmellata,e poi lamentarsi che se l'è pappata tutta....
in sostanza,come dice fini,bisogna cambiare treno,non il macchinista.
fosco2007@alice.it
lucianofuschini (Registered) 11-03-2008 10:04

Niente da obiettare sulla denuncia dello squallore del ceto politico e del sistema che ha creato, purché non gli si contrapponga un popolo sano, laborioso e onesto: l'Italia è tutta marcia e abbiamo i dirigenti che meritiamo. Solo il grande crack, che si prepara per le contraddizioni di una modernità impazzita e non per l'opposizione di pochi "illuminati", potrà aprire gli occhi ai pecoroni del gregge.
Leo (Registered) 11-03-2008 12:34

Sono pessimista anch'io, ovviamente non voterò come ho quasi sempre fatto. Non tanto per la speranza di riuscire a cambiare qualcosa con il non voto, tanto i maiali vanno nelle stanze del potere anche se non vota nessuno, ma per una questione di dignità e consapevolezza. Votare vuol dire subire, vuol dire approvare, e dare il proprio consenso a farsi governare dai maiali si diventa maiali noi stessi. Con tutto il rispetto che ho per i maiali, specie animale molto più nobile della maggioranza della specie umana.
Clerambault (Registered) 11-03-2008 21:16

La gente pessimista o sfiduciata può solo cambiare il paese in peggio. Ogni schiavo da potere al padrone solo nel sentirsi schiavo. non c'è bisogno che lavori per lui. Cercate le alternative perchè il bene esiste e sta dentro le persone. Chi vede tutto nero, è egli stesso tutto nero ed è una forza inutile al cambiamento. Gli incazzati non fanno altro che generare rabbia. Gli sfiduciati non fanno altro che generare sfiducia. Le possibilità di cambiamento si generano da dentro le persone che sanno concepire e costruire il bene. Queste persone esistono . cercatele. E' questo di cui abbiamo bisogno. Svegliatevi e votatele!
Leo (Registered) 12-03-2008 10:00

Il paese sta già cambiando in peggio, ogni giorno che passa, il barlume di speranza che resta è solo grazie a chi riesce a vedere e capire, a chi ha rabbia, a chi non vuole sopportare, a chi si oppone, NON VOTANDO! Le persone che sanno concepire il bene lo diceva il prete nelle prediche quando andavo in chiesa una ventina di anni fa, ho smesso di credirci, e poi mi piacerebbe sapere qual'è questo bene assoluto? Quello propagandato dalla società attuale? Quello della morale cristiana?
Andrea Marcon (Registered) 12-03-2008 11:30

Clerambault, quelli che si devono svegliare sono coloro che da decenni vanno a votare le "persone migliori", con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Noi a questa farsa abbiamo smesso di credere da un pezzo.
puntodiscontro.blogspot.com
Antonio Nemo (Registered) 12-03-2008 15:02

Ecco perchè non voto
http://puntodiscontro.blogspot.com/2008/02/ecco-perch-non-voto.html
h2otonic (Registered) 12-03-2008 23:22

Ormai il voto e' una pura legittimazione ad un sistema e non una scelta poitica.Che vomitino un "si può fare " piuttosto che un "alzati italia" ,sempre amministratori sono e come tali esecitano un potere non loro che può elargire favori o ingiustizie, ma mai essere autorevole. Votare forse era un diritto, ora non votare e' un dovere.
Shardana (Registered) 13-03-2008 11:34

Anche secondo me il problema non sta nelle persone, ma nel sistema. Se a essere selezionate sono sempre le persone peggiori il problema è di sistema. L'origine del problema sta nel fatto poi che quelle che ci ostiniamo a chiamare elezioni politiche, non sono per niente politiche, ma amministrative. La politica, purtroppo, non esiste più, la megamacchina va avanti da sola (anche se inizio ad intravvedere i segnali della crisi), noi scegliamo solo degli amministratori, che devono dimostrarsi efficienti, ma non hanno idee diverse su nulla, e anche se le avessero, al momento potrebbero incidere poco. é un po' come eleggere un cda di un'azienda, si cerca di nominare il più bravo, ma l'obiettivo lo decidono gli azionisti, i grandi azionisti nel nostro caso. Non votare non serve se ci si limita passivamente solo a ciò, senza provare ad organizzare e costruire una società diversa, ma la mia astensione non è quella di hi dice che son tutti uguali, o peggio che è normale che chi è al potere faccia i suoi interessi. Il mio non votare è una scelta politica, non antipolitica.
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