E' on line MZ n°16

30 aprile 2008

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E' on line il sedicesimo numero stampabile di MZ – Il Giornale del Ribelle. Potete liberamente scaricarlo cliccando in alto a destra, dove vedete scritto MZ Download. Perché una versione cartacea del blog? Per diffonderne i contenuti col vecchio ma imbattibile sistema della distribuzione a mano, faccia a faccia, porta a porta, nelle biblioteche, nelle università, nel luogo di lavoro, col volantinaggio in strada. Fate quante più copie potete, rilegate con una semplice graffettatrice, e distribuite.
In questo numero, l'intervista (ripresa dalla ottima rivista Il Consapevole) a Marco Della Luna, autore di Euroschiavi e di altri libri di grande valore, sulla sua ultima fatica: "Basta con questa Italia!", Arianna editrice. Un'opera che consigliamo a tutti di leggere.

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fabiolucidobalestrieri@hotmail
FabioSbrocchio (Registered) 01-05-2008 19:10

Gli uomini tendono sempre oltre ogni confine.. si, sono daccordo, ma quanti uomini davvero intraprendono questo viaggio oltre ogni confine? Molto pochi credo io.
Forse Della Luna parla così perchè si sente di appartenere a questa frangia e crede che tutti come lui vogliano "viaggiare" verso l'infinito e oltre.
Ma da che mondo è mondo la stragrande maggioranza della popolazione mondiale vive "qui e ora" e non vuole che fare il suo viaggio all'interno del ruolo più basilare che madre natura gli ha dato: divertirsi da giovani, trovare un mestiere che piaccia e che permetta di vivere, farsi una famiglia, sopportare la vecchiaia alla meglio (preferibilmente sotto il ruolo del patriarca). Oggi questo non è più possibile con la stessa serenità.

Se da sempre ci sono stati uomini vogliosi di intraprendere un viaggio interiore che li portasse anche ad un esplorazione del mondo, non da sempre invece la restante gran parte dell'umanità era perennemente infelice: buona parte dell'umanità non sente il bisogno di questo viaggio, non sente il bisogno della riflessione, non è interiormente in contrasto.. non è ribelle.. e vuole solo vivere la sua vita in maniera piacevole.

Se una volta ciò era possibile, ora non lo è più e anche chi ribelle non è, è chiamato necessariamente ad uno sforzo riflessivo e pratico per riottenere ciò che ci è stato sottratto.

E ciò che ci è stato sottratto non lo è stato perchè il denaro è da tutti desiderabile più di ogni altra cosa, ma perchè gli individui (sub)umani che nel corso della storia (da quando il denaro ha iniziato ad esistere) lo hanno desiderato più di ogni altra cosa, per la conseguente mancanza di virtù (mani libere) hanno ovviamente prevalso su chi di virtù ne aveva (mani legate). Dunque è stato possibile anche il prevalere di pochi su intere comunità.

Quando si farà in modo che il denaro non abbia più considerazione dalla massa, forse potremo parlare di altri modelli.
Nel mentre quello della decrescita, per quanto a Della Luna possa sembrare utopico, mi sembra l'unico modello utile possibile da perseguire: o si aiuta il processo che decolonizza l'immaginario, o si attende che la finanza collassi su se stessa. In caso contrario collasserà l'umanità.

Ora: tanto possiamo aspettare che collassino finanza e/o umanità senza fare nulla, tanto possiamo aspettare che collassino mentre ci diamo da fare a creare qualcos'altro e a preservare ciò che ancora merita di essere preservato.

Darsi da fare in che senso? Nel senso della decrescita ovviamente. Altro non riesco a vedere. Ogni altra proposta utile sarebbe accolta e valutata, ma Della Luna non ne ha fatte di proposte.
Consiglia ben altre trasformazioni che quelle del modello della decrescita: ma quali? Qualche esempio sarebbe stato gradito.
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