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25 gennaio 2008

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"Eh, finalmente è caduto, Mortadella!". "Se si va a votare ci ritroviamo col nano di Arcore...". Commenti di gente comune mentre stamane acquistavo la mia mazzetta di giornali. Io: attonito, col sorriso a mezza bocca. E l'amarezza nel cuore.
Pensandola come il buon Marco Cedolin (leggetevi il pezzo a sua firma negli Articoli Ribelli, "Destrasinistra"), alla notizia della caduta di Prodi in Senato vengo colto da indifferenza olimpica. E' crollato sulla spartitocrazia di Ceppaloni. No, è finito perchè a Ceppaloni si teme una legge elettorale taglia-partitini. S'è liquefatto per la lotta interna col Pd di Veltroni. No, è andato in pezzi per l'assedio congiunto Confindustria-Vaticano-Fondo Monetario Internazionale. Tutto vero. Ma questo tutto non basta.
Caduto un governo se ne fa un altro. Non migliore o peggiore: semplicemente un altro. Che dovrà ingegnare nuovi modi per far credere al popolo di sudditi nonpensanti che "o crescita economica, o morte". Che dovrà spianare la strada alle "riforme", termine ingannevolmente neutro per dire "Stato più efficiente nel corrispondere agli interessi delle grandi concentrazioni economico-bancarie". Che dovrà sbrigare tutte quelle faccende di bottega che servono ai partitocrati per continuare a stare incollati alla sedia (leggi: riforma elettorale).
Il Potere non ha colore. Perchè non ne ha la Grande Truffa di una Repubblica feudale in cui il popolo è sovrano solo sulla Carta (costituzionale). O meglio, un colore ce l'ha: il colore dei soldi.
E la vita continua, per noi che alla cronache da Basso Impero che il palazzo ci regala coi suoi media allineati rispondiamo con fastidio e ribrezzo. Ma anche masticando amaro, sì. Perchè i sudditi, defraudati, presi in giro, ridotti a massa di manovra per politici burattini del Mercato, schiavi di un debito pubblico maneggiato come il più odioso ricatto mai inventato dal Potere, rintronati dalle armi di distrazione di massa - i sudditi non si ribellano.
E non lo fanno anche e soprattutto perchè a non farlo sono i movimenti che alla ribellione incitano, ma senza muovere un dito. Ognuno coltiva il suo orticello, limitandosi a parlarsi addosso, ciascuno chiuso nella propria nicchia narcisistica. Massimo Fini, intervistato poco tempo fa su questo blog, l'ha detto chiaro: basta con settarismi e personalismi. Si metta da parte ciò che divide e si dia forza a ciò che unisce. L'azione politica si fa badando al sodo e dando una priorità di ferro all'obbiettivo centrale: abbattere il sistema. E tutto ciò che diffonde dissenso, critica, indignazione e ribellione e che può ritrovarsi in un minimo comun denominatore - la riconquista della dignità di uomini e di cittadini - non va disperso in uno stolido abbaiare alla luna di lupi solitari. Bisogna fare branco.

Alessio Mannino

Commenti
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oldangia (Registered) 26-01-2008 09:49

Ci serve un capo branco!
belew@hotmail.it
schizoidman (Registered) 26-01-2008 13:43

Il capo branco è Massimo Fini!
oldangia (Registered) 26-01-2008 13:47

Vogliamo vedere MZ sulla scheda elettorale!
fabiolucidobalestrieri@hotmail
FabioSbrocchio (Registered) 26-01-2008 14:54

Il messaggio è chiaro: si spinge per fare branco con Grillo ed altri. Io la vedo come una scommessa fare branco con Grillo, ma spero per il meglio.
Scordatevi però di vedere MZ sula scheda elettorale (almeno non col suo solo simbolo) e di vedere Fini capobranco. Se si vuole fare branco bisogna rinunciare ad avere certe pretese. Il simbolo sarà con buone probabilità il bollino di Grillo e lui ovviamente è leader indiscusso. Se anche si facessero le primarie in questa alleanza tra forze ribelli-rivoltose-rivoluzionarie, Grillo avrebbe vita facile.

A questo punto mi chiedo: perchè allearsi con Grillo e non anche ad esempio con Movimento NoEuro? Il minimo comun denominatore c'è anche con loro a quanto ho visto.
Giorni fa ho scambiato due parole con il segretario, Renzo Rabellino (ero ad un convegno a Napoli, contro il sistema bancario) e per pura curiosità (anche se la curiosità era ben precisa) gli ho chiesto 'come mai non fate fronte comune con altri movimenti che come voi portano avanti un certo tipo di battaglia? Come ad esempio.. Movimento Zero, nato da poco e che combatte per..'. Non mi ha fatto finire di parlare che mi fa 'si si, lo conosciamo e conosciamo Fini. Noi siamo disponibili, ma non c'è stato ancora alcun contatto..'.

Se MZ vuole davvero fare fronte comune con forze anche minimamente compatibili, perchè allora non mettersi in contatto con questi altri piccoli movimenti, che volendo partecipare alla vita politica ed essendo soli, sono costretti ad andare con Prodi o con Berlusconi?

Se si vuole giocare la carta del Fronte dei Ribelli, che la si giochi per bene e che si contatti chiunque (non solo Grillo) abbia potenzialmente questo minimo comun denominatore.
aragorn (IP:79.15.249.41) 26-01-2008 17:10

Con rispetto parlando, Grillo al momento, politicamente, appare più cane che lupo. Le sue prime iniziative sono di dissenso moderato. I discorsi antisistema sono rimasti nei Teatro Tenda italiani. Appena il pubblico è aumentato, il livello è sceso fino alle proposte di riforma banali e dipietresche. Noi di MZ abbiamo aderito ad un movimento antisistema e Fini ha ribadito che il sistema vogliamo distruggerlo e non certo aggiustarlo e renderlo più gradevole. I grillini ovviamente possono aderire alle nostre iniziative e noi alle loro, ma per l'unione politica nazionale ci vuole chiarezza sugli obbiettivi. Siamo sicuri che Grillo darà al suo movimento una connotazione "ribelle, rivoltosa e rivoluzionaria"? Le idee di Grillo, al momento poche, confuse, di limitato spessore, anche se qualche volta condivisibili per quel poco che valgono, sono sopravvalutate perchè l'esposizione mediatica della finta vittima Grillo ne amplificano la diffusione. Nel merito sono impostazioni identiche a quelle "della società" civile di Leoluca Orlando ai tempi della Rete ed ai più recenti girotondini Pardi, Moretti e compagnia dicendo. Abbiamo visto che fine hanno fatto. Mi sembra che Grillo si avvii verso il medesimo percorso, se non eleverà il tono della sua proposta politica, e per fare questo dovrà circondarsi di persone di grande spessore "rivoluzionario", perchè sinceramente mi sembra che i suoi mezzi, al di là della simpatia del consumato uomo di cabaret, siano evidentemente limitati. Spero che Movimento Zero riesca a trasformare i cani in lupi e mi opporrò ad ogni tentativo opposto e contrario.
AlMan (Registered) 26-01-2008 17:29

i tempi, ragazzi, i tempi...prima un tratto di strada, poi un altro...prima c'è il presente, poi il futuro...rileggetevi l'intervista a Fini...la realtà va guardata più sotto il profilo dell'azione che non sull'astratta perfezione dei (pur giusti) ideali...
fabiolucidobalestrieri@hotmail
FabioSbrocchio (Registered) 26-01-2008 17:41

aragorn.. con me sfondi una porta aperta su Grillo.
Non sono io che ha detto di non essere schizzinosi (e non penso che chi sia contrario a Grillo sia schizzinoso.. credo piuttosto che abbia buon senso), non sono io che ha deciso di provare un'alleanza con lui.
Qualche articolo fa, dove c'è il video di Fini pubblicato da Grillo sul suo blog, ho avuto una viva discussione con Mannino su questo argomento e se leggi quanto detto dal direttore capirai che parte dei coordinatori di MZ vogliono stare con Grillo. Io non ho fatto altro che prenderne atto e chiedere perchè non si faccia un fronte comune anche con altri e non solo con Grillo, se proprio si vuole tentare questa strada, che ripeto, a mio vedere è una vera e propria scommessa (per dirla moderatamente, dato che riaccendere i toni è inutile e soprattutto io non sono nessuno qui per contestare qualcosa più di una volta).
"Ribelle-Rivoltoso-Rivoluzionario" non era una connotazione.. erano tre connotazioni: la prima è quella che contraddistingue MZ, la seconda contraddistingue (forse..) Grillo, la terza potrebbe essere potenzialmente di qualche altro movimento che si avvicinerà a questo fronte comune.
Rivoltoso è colui che si rivolta ad una particolare situazione che non gli sta bene (la bolletta della telecom), che una volta sistemata secondo il suo volere, pone fine al suo stato rivoltoso e torna ad essere a tutti gli effetti il docile suddito che era prima.
Grillo (se davvero crede in quello che dice), è un rivoltoso a tutti gli effetti.
fabiolucidobalestrieri@hotmail
FabioSbrocchio (Registered) 26-01-2008 17:50

Caro direttore, l'intervista di Fini la conosco bene.
Se non l'ha capito ho impostato il mio discorso esattamente sull'azione che intendete voi: perchè allearsi con Grillo e non (tanto per fare un esempio) con NoEuro o chicchessia abbia questo minimo comun denominatore di cui voi parlate?
Ale71 (Registered) 26-01-2008 19:07

Personalmente condivido le idee di Massimo Fini. Credo potrebbe essere interessante un tentativo politico diretto di movimenti sulla linea di MZ. Ma quando la gente va al voto non pensa ai grandi problemi etici, filosofici del nostro tempo ma a come arrivare alla fine del mese, le pensioni, le tasse ecc. Di fronte a certe posizioni "estremistiche" di alcuni nuovi movimenti la gente,soprattutto in un paese provinciale e culturalmente arretrato come il nostro dove si leggono pochissimi libri e giornali e tutta la "realtà" è mediata dalla tv commerciale e di propaganda in mano ai grossi boss del potere e dell'economia, credo storcerebbe la bocca e si farebbe l'idea della ennesima stronzata all'italiana. Magari i più giovani potrebbero manifestare un certo interesse ma, probabilmente, sarebbero soprattutto certi giovani animati da un vago anarchismo senza capo nè coda. Credo che movimenti come MZ dovrebbero fare innanzitutto operazioni culturali controsistemiche. Perchè la gente non mette in discussione, ormai dopo due tre secoli di indottrinamento, il primato dell'economia nelle nostre vite ad esempio, mette in discussione l'equa ripartizione delle risorse, l'inquinamento ecc. Cose non "spirituali" ma comunque molto "materiali". D'altronde cosa si può fare contro una visione del Mondo ormai cristallizzata in profondità in tutto l'Occidente e ormai in quasi tutto il resto del Mondo? L'idea della decrescita è ad esempio assai concreta visto che pone il problema dei rifiuti, dell'inquinamento. Ma se culturalmente non si riesce prima a far intravvedere un'alternativa al benessere materiale inteso solo come possibile accumulo di cose superflue, allora anche il tema della decrescita viene percepito male. Perchè l'operaio lavora finchè la sua azienda vende prodotti spesso superflui.Senza quella super produzione lui resta disoccupato e non gli si può proporre in alternativa le pezze al culo e tanta felicità. Bisogna immaginare prima qualcosa di diverso ma "concreto". L'operazione prima che essere strettamente politica è culturale, antropologica. Tenete conto che nella prima fase della rivoluzione industriale i padroni del vapore hanno faticato non poco a trasformare masse di artigiani, lavoratori con abitudini irregolari a cui interessava solo il denaro sufficiente per campare la famiglia e bersi qualche birra, in automi costretti dietro a macchinari terribili e poi consumatori coatti dei loro stessi prodotti anonimi e inutili. Una vera e propria operazione prima culturale, una trasformazione psicologica, un cambiamento antropologico e quindi, di conseguenza, economico. Questo processo va invertito. A mio parere la cosa è piuttosto complicata e ambiziosa. E non può risolversi solo con delle elezioni. Sempre che in Italia qualcuno non decida prima che anche di quelle si può fare a meno visto i costi....
AlMan (Registered) 26-01-2008 19:23

Caro Fabio,
se noti, ho scritto "movimenti", al plurale. Ben venga No Euro, ben vengano le formazioni autonomiste, i comitati popolari, le associazioni e tutti coloro che si ritrovano su pochi ma efficaci punti di critica al sistema. Il nodo è trovare quel minimo comun denominatore, al di là degli arroccamenti ideologici e dei pregiudizi culturali. Ma sul problema di superare convinzioni anacronistiche, di superare il passato che non passa, siamo ancora in alto mare. Movimento Zero dovrebbe fare esattamente questa operazione squisitamente culturale. Ma per compierla, occorre l'azione.
oldangia (Registered) 26-01-2008 19:50

vogliamo una lista con i nomi di grillo, travaglio, fini ecc.. finchè sono parole non ci bastano più!
Ragazzi non perdete il treno... siete la nostra ultima speranza
magmau64@yahoo.it
Magmau64 (IP:213.140.6.116) 26-01-2008 21:39

La proposta di Movimento Zero è affascinante.
La "De-industrializzazione" e la trasformazione della società da mercato di merci ad un mercato dove ci sia una "compravendita" di conoscenze, sensibilità, valore aggiunto , identità(nell'accezione più nobile del termine ,quindi non mercantile).
I riferimenti a Latouche, Chomsky, Fini ecc, ovvero i pensatori più "regressisti" , in senso virtuoso.
Non un sofisma , la premessa per la sopravvivenza della specie umana.
Ma questo è il punto di arrivo.
Oggi siamo al pre-caos, siamo al degrado morale, etico, il cosiddetto "punto zero".
In questa fase credo sia assolutamente doveroso guardarci attorno e trovare comunione d'intenti con altri movimenti.
Non sono interessato al personaggio Grillo, ma al suo indotto.
Sono refrattario alla personalizzazione della proposta politica, però il media nazional-popolare ( e non lo dico, in questo caso, in senso riduttivo) che utilizza Grillo è destabilizzante per il potere.
Ricordiamoci che questo è il paese dove l'80% dei cittadini acquisisce l'informazione attraverso due marionette come Mimun e Riotta.
Il potenziale dell'indotto Grillo è devastante, ne abbiamo avuto la prova con il v-day.
Vi è paradossalmente l'attacco frontale su temi tabù, per la politica italiana in decomposizione,attraverso mezzi "inusuali"(come lo è tristemente il web, oggi, per una buona fetta della popolazione), che pero' interagiscono in maniera tradizionale con i media ,sempre piu' in agonia, disconoscendoli:l'interazione,appunto,la semplificazione del messaggio , la forte visibilità e la detonazione anti-sistema.
Che tutti si sono affrettati a definire qualunquismo o anti-politica per annichilirla sul nascere.
Prima che diventi altro, piu' pericolosamente.
L'indotto di Grillo va usato come ariete e Fini l'ha fatto, partecipando al V-day e firmando l'intervento piu' prezioso della giornata.
Non a caso, oscurato dai dinosauri dell'informazione.
Opposizione alla privatizzazione selvaggia, nuova cultura ambientale, ridefinizione in versione micro del tessuto produttivo, etica, rispetto del lavoro, umanizzazione del lavoro, opposizione alla cupola bancaria, tutte cose di cui si è parlato anche sul blog di Grillo.
Il suo apporto "nazional popolare" e qulasiasi altro apporto in questa direzione va valutato attentamente, almeno nel breve periodo...
belew@hotmail.it
schizoidman (Registered) 27-01-2008 13:18

Io sono sempre stato cauto verso l'allenanza con Grillo, ho scelto di avere contatti con esponenti del meet-up di Grillo della mia zona solo e unicamente perchè questa è la linea di MZ che io in quanto militante rispetto e accetto, ma secondo me la via politica da seguire è ben altra:

1) Come dice giustamente Fini e sottoscrive Mannino fare fronte comune con altre forze anche se però ritengo necessario mettere bene in chiaro che MZ non è Travaglio, non sono i girotondi e che Grillo non può diventare il nostro leader ma un collaboratore.

2) Partire con una campagna di tesseramento e pubblicità su larga scala (all'assemblea di Bologna questo punto è stato chiamato "proselitismo" e come giustamente ha fatto notare Siro Passino, deve essere di tipo anche concreto, dobbiamo cioè essere i primi noi di MZ a dare l'esempio di uno stile diverso che non siano solo filosofemi.

3) Atti plateali sullo stile del futurista Cecchini (con cui vedrei possibile una qualche collaborazione se riusciamo a contattarlo. "Fare fronte comune")

4) Organizzarci DAVVERO a livello politco iniziando seriamente a lavorare per presentarci alle elezioni, per ora alle comunali delle città dove MZ è presente con liste proprie o anche miste (anche con grillini se necessario) o civiche non storcendo il naso se sarà necessario fare alleanze: il sistema si dirtugge anche dall'interno come Mannino ha giustamente sottolineato all'assemblea di Bologna.

In parole povere seguire la via decisa all'assemblea di Bologna coi FATTI, le discussioni internet vanno bene, anche gli articoli, ma la ribellione deve passare dal livello di filosofema alla POLITICA. Io non escluderei a lungo termine se in questi anni venturi si lavora bene, riuscire anche ad arrivare alle politiche con il nostro simbolo. Ragazzi al lavoro e senza storcere il naso!

aragorn (IP:79.15.249.41) 27-01-2008 22:02

Non è riuscito al PCI cambiare il sistema da dentro, mentre sognavano la dittatura del proletariato. Neanche al MSI che sperava in un ritorno al ventennio. Non è riuscito mai a nessuno, perchè il sistema o si accetta o, con difficoltà e sacrificio ed a patto di saper creare una classe dirigente rivoluzionaria, si abbatte. Non è semplice e non è detto che ci si riesca in pochi anni o decenni. Ma se è caduto l'Impero Romano, o l'Urss, tutto può crollare. A patto che dei lupi, ed il più "qualificato" tra loro, il capobranco, emergano in tutta la loro carica rivoluzionaria. Io Grillo non lo considero un rivoluzionario, nè lui fornisce indicazioni in questo senso. Io non voglio migliorare le condizioni degli irlandesi sotto il dominio inglese. Io sogno che ogni fottuto inglese alzi il suo culo di invasore e lasci l'Irlanda, e sono disposto ad uccidere tutti gli inglesi per questo sogno di libertà, od a morire. E non me ne fotte niente della fedina penale dei deputati del parlamento controllato dagli inglesi. E' chiaro il paragone? Travaglio, Grillo, Fo, Pardi, per rimanere ai nomi che si fanno, non sono antimodernisti, sono equivocamente anti globalizzazione, che c'entrano con MZ?
Travaglio è un "ottuso" integralista dell'azione penale, un legalista cieco che non vede che in Italia, peggio della plebaglia politica c'è solo la magistratura, sempre al servizio dei potenti di turno, veri cani da guardia del sistema a difesa del capitale e della finanza, buona a perseguire il cafon corruttore Berlusconi, ma non i bancusurai che a molti piani più in alto decidono le nostre vite. Alessio Mannino o quelli che vogliono vedere il nome di Travaglio, Grillo e Fini sulla scheda elettorale non devono tacciare di astrattismo e mancanza di concretezza o di voglia di azione quelli che mettono in discussione un'ipotesi del genere. Se qualcuno lo farà confronteremo le nostre vite, e vedremo chi si è dedicato all'azione e chi al pensiero. Qui non è in duscussione il viaggio, ma la compagnia. Mz deve far emergere i migliori italiani ed arruolarli. Quelli già conosciuti, in quanto tali, non valgono niente. Perchè lo stipendiuccio della RAI non te lo danno se sei un nemico del sistema. Al massimo se sei nemico di Berlusconi. Chiedete informazioni a Massimo Fini sulle censure di una vita. Io con dei piccolo borghesi attaccati alla tetta del sistema che fanno i moralizzatori non ci voglio avere a che fare in maniera sistematica. Punti d'incontro, occasioni, convergenze, tutto quello che volete. Ma scordatevi fusioni improbabili. In questo momento c'è bisogno di ortodossia rivoluzionaria, perchè siamo all'inizio e va cementato e diffuso il pensiero zerista, e la maggiore esposizione mediatica dei personaggi citati farebbe passare noi di MZ per dei girotondini, progressisti e giustizialisti, ovvero giustizialisti a senso unico, il senso dei nessuno alla Berlusconi e non certo di quelli che al di sopra di lui, scrivono la cifra delle nostre vite. Non vi fate prendere dalla fretta e non pensate che Mastella, Berlusconi e Veltroni siano peggio di Fanfani ed Andreotti. Dal 1968 sembra che ogni anno sia quello buono. E tutti dicono: basta tergiversare, la gente non ne può più, bisogna agire, agire. Ma il Lupo caccia con prudenza, oltre che coraggio, e può digiunare per giorni.. in attesa di azzannare mortalmente. E non si porta cani appresso, perchè il cane, al primo che gli allunga un pezzo di pane raffermo, gli vende la sua vita e pure quella del lupo.
belew@hotmail.it
schizoidman (Registered) 27-01-2008 23:16

Aragorn, guarda che quando dici che ideologicamente non dobbiamo essere confusi con Travaglio, girotondini di ogni tipo e progressisti mi trovi perfettamente d'accordo. Io sono in MZ perchè sono un convinto antimoderno e antimarxista. Anche io penso che Grillo non può e non deve essere il nostro leader, però devi riconoscere che occorre concretezza politica non filosofia. E in questa concretezza può starci anche un alleanza tattica su certi temi. Io personalmente sarei favorevolissimo anche a collaborazioni anche con personaggi di aree diverse e ad azioni del tipo di quelle del futurista romano.
AlMan (Registered) 28-01-2008 01:08

ortodossia rivoluzionaria...sì, facciamoci del male.
AlMan (Registered) 28-01-2008 01:17

Comunque, per amor di cronaca e a scanso di equivoci: io non ho mai sostenuto che Grillo sia o tanto meno debba essere il nostro capo-branco. E' vero, ci vuole un capo. Che non vedo, nemmeno all'orizzonte. Perciò per ora, a mio avviso, l'azione va inquadrata, come giustamente dice il buon Alberto, secondo la differenza tattica/strategia. Ragionando in questi termini, a mio avviso certe considerazioni apocalittiche su Grillo o altri lasciano il tempo che trovano.
Lunga vita al futurista! (di prossima pubblicazione un articolo su di lui).
Magmau64 (IP:213.140.6.116) 28-01-2008 07:16

Credo sia un momento particolarmente adatto per inoculare il pensiero della decrescita al paziente in agonia "Italia":

1. morte della democrazia rappresentativa:il teatro dell'assurdo è al suo acme, la nomenklatura si è autodelegittimata e non se ne rende ancora conto;

2. Il quasi cadavere è all'agonia in senso economico e finanziario:schiacciata dall'europeismo tritatutto che ha dilagato senza alcun argine qui piu' che altrove e dall'impoverimento dei vecchi fattori di produzione, anche loro quasi defunti.
Non che sia molto diverso in altri paesi europei, ma l'Italia è l'anello debole;
Ora ,se è vero che i presupposti fondamentali della decrescita economica risiedono nell'attuazione del "localismo", credo che sia lì che si debba trovare il possibile punto di rottura di cio' che resta di questo misera rappresentazione di stato.
Prendere in gestione il proprio territorio,rigenerare il proprio tessuto produttivo in una logica umana , dettare la propria politica ambientale .
Tutte cose che MZ sta prendendo in considerazione del resto, già da tempo.
In questo senso io sono piu' interessato alle questioni amministrative, rispetto alle politiche.
Lo stato, oggi come oggi, è perso.
Va totalmente svuotato e de-istituzionalizzato dalla periferia.
Una base periferica , attiva ed autorevole sta cominciando a nascere, basta vedere "Dal Molin" e "No tav".
Io credo che non abbia molto senso, oggi , discutere di ipotetici capi o di Grillo sì o Grillo no.
Non è attraverso un megafono (come si definisce Grillo) che possiamo riappropriarci delle nostre vite, ma da lui e da chiunque altro sia propositivo possiamo attingere , a nostro uso e consumo.
Quando localmente si sarà riusciti a far capire alle persone che bisogna cambiare registro perchè le risorse sono limitate e perchè questo sistema ci sta distruggendo lentamente, gioco forza l'idea della decrescita e di un diverso pensiero politico e sociale credo dilagherà.
Ripeto, i tempi sono molto piu' maturi di quanto voi stessi non pensiate.
Non ci sono alternative alla decrescita, l'Europa dei banchieri si sta autodivorando dal suo interno.
Qui non c'è alcuna astrazione o pensiero di "nicchia", astratto è chi crede che dal libero mercato e dalla democrazia rappresentativaci sia la risposta per ogni dubbio...
Magmau64 (Registered) 28-01-2008 08:58

La periferia del condominio Italia, ovvero il terminal del sistema clientelare , quello dove i valvassini non sono alle prese ogni giorno con "elevati" compiti istituzionali, come i loro superiori ma distribuiscono le briciole delle prebende , esposti al fuoco e all'attacco dei cittadini vessati .
L'ultimo cerchio, quello che regge il sistema,però.
Sulle questioni Dal Molin e TAV si possono bruciare governi e coalizioni:nel caso in cui il degrado istituzionale non lo permetta, come in Italia, ancora meglio.
Possono diventare il "de profundis" del governo centrale.
Nella periferia si aprono ampi spazi di azione.
Di fatto è occupata solo dalle miserabili rivendicazioni fiscali ed etniche da ballatoio,proprie dei leghisti...
fosco2007@alice.it
lucianofuschini (Registered) 28-01-2008 11:37

M.Fini è il teorico e la mente del movimento, non lo vedo come leader politico. Del resto non ci si deve illudere sulla praticabilità degli spazi politici, neanche a livello locale, ed è vero che i Travaglio e i Grillo hanno una visione troppo ristretta perché si possa fare insieme qualcosa di più che qualche rivendicazione settoriale. Presentarsi da soli alle elezioni però significherebbe ottenere lo 0,15% dei voti. C'è una sola conclusione possibile: la Grande Cesura verrà dalla forza delle cose, da quel crollo fragoroso che attendiamo da tanto ma che sembra finalmente essere vicino. In attesa di quell'evento il nostro compito è sensibilizzare una élite che sa ancora pensare, perché sia pronta ad agire quando si tratterà di ricostruire sulle macerie
belew@hotmail.it
schizoidman (Registered) 28-01-2008 13:56

Mi sa tanto de "Gli uomini e le rovine" questa considerazione ma ribadisco che ora secondo me i tempi sono abbastanza maturi per l'azione...e con questo non dico che otterremo qualcosa ma almeno si iniziano a smuovere le acque...
belew@hotmail.it
schizoidman (Registered) 28-01-2008 22:18

per sapere qualcosa dei retroscena di Grillo: http://www.disinformazione.it/beppe_grillo.htm

sarò vero o no.... vedete voi....
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