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Come volevasi dimostrare... PDF Stampa E-mail

5 marzo 2008

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Come volevasi dimostrare. Fra ieri e oggi si è fatta sempre più insistente l'idea del Grande Inciucio, del Veltrusconi, dell'orgia trasversale grazie a cui dare evidenza e dignità ufficiale all'imbroglio di una divisione fra partiti di destra, centro e sinistra a cui gli Italiani ancora credono. Leggete gli stralci tratti dai tre bollettini della disinformatja nazionale riportati qui sotto.
Ma sono sempre in meno, coloro che in buona o cattiva fede abboccano al circo barnum dei Berlusconi, dei Veltroni, dei Casini, dei Bertinotti, degli Storace e dei Pannella. Non legittimare col voto la presa in giro delle elezioni sta diventando senso comune, opzione di massa, consapevolezza diffusa. Basta ascoltare le chiacchiere al bar o sotto casa, altro che i sondaggi dei truffatori prezzolati che inondano la televisione e la stampa.
Non votare. Non votare. Non votare. (a.m.)

Se la maggioranza al Senato non sarà ampia, io non farò come Prodi". I sondaggi da tempo ripetono sempre lo stesso ritornello: a Palazzo Madama la vittoria del Pdl è in bilico. ... L'incubo della "paralisi" accompagna i suoi sonni. "Senza una coalizione forte, in Italia non si può fare niente. Contro la sinistra, contro i sindacati, non si riesce a fare niente". In quel caso, può essere la volta buona per le larghe intese. O meglio, per le "piccole intese" con il Pd di Walter Veltroni. Un percorso comune ma transitorio per approvare la legge elettorale, rilanciare l'economia del Paese, varare le liberalizzazioni e infine tornare alle urne. Due anni per "risolvere i problemi veri dell'Italia".  Il modello cui spesso fa riferimento il Cavaliere è quello post-bellico di De Gasperi e Togliatti. In questo caso, però, si tratterebbe di un governo "tecnico" guidato da un "supertecnico" e composto da una squadra ristretta di ministri "super qualificati" e "imparziali".  Un gabinetto cui - è il ragionamento che Berlusconi sta sottoponendo soltanto agli esponenti di spicco di Forza Italia - non potrebbe che essere destinato Mario Draghi. "L'unico", a suo giudizio, in grado di affrontare un processo del genere. Il Governatore della Banca d'Italia, ripete da giorni l'inquilino di Palazzo Grazioli agli "amici di sempre", è l'uomo giusto per fare ordine nei conti pubblici, rivitalizzare il tessuto economico e industriale e quindi assegnare un nuovo profilo costituzionale alle istituzioni.
La Repubblica

"Spero che gli italiani saranno talmente saggi da dire con il loro voto quello che la politica non ha detto, cioè dare a uno dei due schieramenti, spero al mio, la possibilità di governare. Se così non sarà, bisognerà fare le riforme e poi ritornare al voto", ha detto Veltroni a chi chiedeva cosa succederà nel caso in cui dalle elezioni non dovesse uscire una maggioranza schiacciante a favore del centrodestra o del centrosinistra.
Il Corriere della Sera

Nei fatti la «grande coalizione», negata a parole, rientra dalla finestra. La prospettiva di scrivere insieme le regole del gioco signifi­ca, né più né meno, uno sforzo comune, lun­go un arco temporale significativo (un paio d'anni), di forze con interessi convergenti. E certo non sarebbe verosimile che il Popolo della libertà e il Partito democratico, mentre lavorano a un progetto di riforma istituzio­nale ed elettorale, si combattano con vee­menza in Parlamento sulla politica economi­ca o sulle misure sociali. In altre parole, affer­mare «facciamo insieme le riforme e poi tor­niamo a votare» vuoi dire accettare l'ipotesi di una larga intesa per un periodo circoscrit­to, ma non troppo limitato. Come si convie­ne a un Paese in emergenza.
Non è un caso che sia Veltroni ad adom­brare tale possibilità. Il suo Pd è tuttora indietro nei sondaggi e l'idea di un pareg­gio nelle urne può essere ai suoi occhi con­fortante. Così da non essere costretto a un'opposizione sterile in Parlamento, col rischio di ritrovarsi accanto all'aborrita si­nistra "arcobaleno".
Il Sole 24 Ore

Commenti
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http://puntodiscontro.blogspot
Antonio Nemo (Registered) 06-03-2008 17:10

Io non andrņ a votare.
http://puntodiscontro.blogspot.com/2008/02/ecco-perch-non-voto.html
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