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Andrà tutto male, un male necessario PDF Stampa E-mail

21 Febbraio 2021 

 Da Appelloalpopolo del 18-2-2021 (N.d.d.)

Il cittadino comune, perlopiù consumatore, lo comprendo. Lo tollero sempre meno, ma lo comprendo. Comprendo sia le speranze di quelli che invocano il “salvatore”, dal quale si attendono, invano, la salvaguardia della propria condizione di consumatore. Comprendo anche quelli che di speranza non ne hanno più e sono rassegnati, perché la condizione di consumatore, alla quale erano morbosamente attaccati, l’hanno ormai persa. NON comprendo invece quelli che come noi hanno studiato, hanno analizzato e hanno più o meno compreso la fase storica che stiamo vivendo, ma che ciononostante affermano che non c’è nulla da fare, o al contrario che bisogna fare qualcosa subito (cosa poi non sanno dire).

L’abbiamo sempre detto, c’è tempo, tanto tempo, una vita a testa, per organizzare la RIVOLUZIONE, che altri probabilmente faranno o che noi riusciremo appena, forse, a vedere. Andrà tutto male, ancora per molto, ma sarà tutto necessario, le rivoluzioni nascono così, e non sono un pranzo di gala, disse qualcuno che ne sapeva. Per cui davvero non capisco quelli della nostra area che si disperano per come stanno andando le cose, perché hanno fretta di recuperare o perché non credono che costruire la riscossa sia possibile: la Storia non finisce, mai, finiscono gli uomini, ma alcuni gettano semi e altri raccolgono le eredità. Le cose stanno andando esattamente come devono andare: “il rivoluzionario non deve avere fretta”.

Lorenzo D’Onofrio

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