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Tibet libero/2 PDF Stampa E-mail

19 marzo 2008

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Tibet in fiamme che si batte per l’autodeterminazione.
Lasciamo stare il tempismo del sempre più ridicolo signor Bush nel cancellare due giorni prima dell’inizio della rivolta la Cina dalla lista nera degli Stati violatori dei diritti umani. Ci saremmo aspettati quantomeno minacce di sanzioni, come per gli stati-microbi come la Birmania. A quanto pare prevale, come al solito, una politica dei due pesi e delle due misure. Pecunia non olet: la Cina controlla il debito pubblico degli Usa, dopotutto.
Difficile aggredire anche solo a parole l’economia più forte degli ultimi due decenni, dove lucrano sfruttandone i lavoratori migliaia di aziende occidentali. Ancor più difficile minacciare di sanzioni un paese che coi suoi fondi sovrani da 200 miliardi di dollari e con la sua crescita al galoppo può far tremare il sistema economico mondiale.
Eppure tutti a spendere parole ipocrite di solidarietà al Dalai Lama, salvo poi leggere le dichiarazioni di Renzo Rosso (quello dei jeans Diesel), che condanna le violenze cinesi e poi si vanta dei successi commerciali ottenuti dalla sua azienda nella penetrazione del mercato giallo.
Le Olimpiadi? Chi dice di boicottarle tanto per cavalcar l’onda e proporsi come ennesimo paladino del popolo tibetano; chi di andarci perché sono un occasione per far pressione su Pechino sui diritti umani. Una volta finite, sarebbe interessante chiedere a questi ultimi una relazione sulle attività da loro concretamente svolte per esercitare tali pressioni durante i giochi... O forse gli atleti saranno troppo spaventati dalle minacce della federazione atletica inglese, che ha fatto sapere alla sua pattuglia olimpica che chi tirerà fuori questioni non gradite agli ospitanti sarà escluso dai giochi?
Il Dalai Lama è disposto pure a sacrificarsi, dimettendosi se questo giova alla causa del suo popolo, che i cinesi opprimono prendendo lui come capro espiatorio. Cinesi: disposti a tutto, pur di non mollare l’osso. Dopotutto, non sono nemmeno più comunisti: sono capitalisti corretto dittatura. Il peggio del peggio.

P.S. Ma il Dalai Lama, povera anima disdegnata da Prodi pochi mesi fa, lo capirà che finché non entra nel Wto e comincia a far aumentare il Pil del paese a cui chiede aiuto, non se lo filerà nessuno?

Alessandro Marmiroli

Commenti
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Leo (Registered) 19-03-2008 16:52

Nessuno mai boicotterà le olimpiadi, il coni e le federazioni seguono le scelte del governo, per quanto riguarda gli atleti non aspettatevi nessuna scelta contro-corrente. L'atleta professionista oltre a essere mediamente stupido tende ad essere molto conformista. E visto che la maggior parte fa parte di corpi militari, se non peggio perchè stipendiati da sponsor multinazionali, di sicuro non ha una visione critica del mondo e in particolare della situazione cinese quando non ce l'ha nei confronti della propria scelta di vita.
Ale71 (Registered) 19-03-2008 20:44

Credo che il Dalai Lama sia perfettamente cosciente della pochezza morale e dell'ipocrisia dell'Occidente. Perchè la cosa più fastidiosa è questa: l'Occidente che elargisce diplomini di buona condotta sulla democrazia e i diritti umani e l'Occidente che calpesta costantemente a casa propria e a casa d'altri i principi che dice di sostenere. La doppia morale della realtà e della propaganda che contribuisce a tenere a galla la grande illusione in cui viviamo. Il Dalai Lama conosce benissimo questa realtà ma, visto il ruolo che ricopre, non può fare a meno di portare avanti la sua battaglia comunque. Perchè il senso dell'onore vuole che si debba combattere anche una battaglia perduta in partenza se questa è giusta e si è giurato fedeltà alla sua causa.
antoniogentilucci@gmail.com
antonio.gentilucci (Registered) 24-03-2008 12:44

Vorrei spezzare una lancia a favore degli atleti. Non sono tutti calciatori, e soprattutto in Italia, quasi tutti gli altri sportivi che non giocano a calcio hanno stipendi da carabiniere, da soldato, cioè normalissimi. Si allenano per una vita per un Olimpiade, che può cambiargli la vita, che è il loro sogno. Non si può chiedere a loro di boicottarla singolarmente, pagando e molto, di persona. Non spetta a loro. Sono i pavidi rappresentanti dello Stato che avrebbero questa responsabilità, ma come sapete, quando il Dalai Lama è arrivato in Italia, il povero Prodi si è ficcato tremebondo sotto le coperte...
Leo (Registered) 02-04-2008 13:41

Conosco la situazione degli sport minori, ma poichè le istituzioni non faranno mai nulla per non inimicarsi la nuova potenza economica cinese, l'unica soluzione è l'azione dei singoli. E si deve chiedere a loro di boicottare l'olimpiade singolarmente, tra l'altro un ammutinamento di massa avrebbe un effetto molto più accentuato. Si chiama o no "il giornale del ribelle" questo sito? Che inizi la ribellione allora...
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