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Dieci, cento, mille rave party PDF Stampa E-mail

27 marzo 2008

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Premetto che in fatto di droghe sono sempre stato antiproibizionista, in modo assoluto e totale. Legalizzare il consumo di stupefacenti, di qualsiasi tipo, è l’unico modo per liberarli da quell’aura di piacere proibito che tanto li rende desiderabili.
In secondo luogo, e soprattutto, ciò significherebbe togliere alla criminalità internazionale un’immensa fonte di guadagno, distruggendone quasi completamente reti ed attività, con un guadagno altrettanto immenso per la sicurezza, la legalità e l’ordine pubblico nelle nostre città e in quelle di tutto il mondo.
Detto ciò, la domanda è un’altra: ma perché eliminarle? Ma l’avete mai visto un rave? Da vicino io no di certo, ma spesso la tv ce ne ha mostrato ampi ed istruttivi squarci: capannoni in disuso, merde, mucchi di spazzatura che brucia, macerie, luridume. In mezzo, un muro di amplificatori al massimo, e davanti folle di umanoidi, presumibilmente altrettanto luridi, che si agitano scimmiescamente per ore, col cervello devastato dal rumore (lo Spirito di Mozart mi impedisce di chiamarla musica) e il corpo pieno di ogni possibile sporcizia. Qualsiasi cosa, pur di uscire dall’umano.
Lo facevano anche gli sciamani, direte. Sì, ma qui non c’è nessun “baccanale che libera dalle regole, sfrena i corpi e accende gli spiriti”, come dice Michele Serra in uno dei suoi insopportabili fondi sociologistici su Repubblica. Non ci sono nemmeno “l’energia e l’adrenalina delle masse giovanili urbane” e neanche la “trance sciamanica”, appunto.
C’è solo una generazione che non sa che fare di se stessa, che ha reciso ferocemente ogni radice col passato e rifiuta pervicacemente ogni volontà di futuro.
C’è una "cultura" che rappresenta solo, a partire dai luoghi stessi in cui officia questi suoi riti demoniaci, il trionfo devastante della Modernità, che celebra il suo misero gotterdammerung (lasciatemelo scrivere minuscolo, per favore) in mezzo ai suoi stessi rifiuti, e che si droga alla follia per non vedere e non sapere, per non capire, per non volere. E dunque, perché impedirlo?
Qualcuno muore? Va bene così: è la selezione naturale della specie. Chi vuole si salva, chi non vuole si ammazza. L‘insieme degli esseri umani non può che guadagnarne. Dieci-cento-mille rave party.

Giuliano Corà

Commenti
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vittoriodigiacinto@gmail.com
Di Giacinto (Registered) 27-03-2008 21:31

Giusto Giuliano nudo e crudo ma è così che dovrebbe andare.
fosco2007@alice.it
lucianofuschini (Registered) 28-03-2008 10:01

Assolutamente d'accordo. Ecco un esempio perfetto di quel tipo di analisi e di quella schiettezza di linguaggio che si possono trovare solo in MZ.
kulma (Registered) 28-03-2008 10:40

Salve a tutti. Caro Giuliano, non ho nulla da obiettare sull'analisi fatta da te sui rave party. Io ho partecipato a molti rave, e pur non condividendo a pieno la tua interpretazione, posso dire sicuramente che è molto valida e priva di quelli che potrebbero sembrare dei pregiudizi. Però ho una precisazione da fare. Tu scrivi: "Ma l%u2019avete mai visto un rave? Da vicino io no di certo, ma spesso la tv ce ne ha mostrato ampi ed istruttivi squarci: capannoni in disuso, merde, mucchi di spazzatura che brucia, macerie, luridume.". Tu non hai mai visto un rave ma ti fidi di quello che mandano in tv? Mi spieghi con che criterio interpreti l'informazione televisiva come giusta o falsificata (anche se può sembrare, il tono di questa domanda non è assolutamente accusatorio)? Cosa pensi che passi in televisione se non la parte più brutta dei rave, esagerandola a dismisura. Io, come ho già detto, ne ho fatti molti di rave, e ti assicuro che: 1) capannoni in disuso ce ne sono, ok. 2) merde ne ho viste poche, sono quelle dei cani, che vedo costantemente anche in città. 3) mucchi di spazzatura che brucia e macerie non ne ho mai viste. 4) sul luridume ti do ragione. I capannoni in disuso non sono certo lindi. Ti posso però assicurare che molti rave vengono organizzati talmente bene che gli organizzatori puliscono anche tutta la merda prodotta. Ci tenevo a fare questa semplice precisazione, sul resto, come già detto, nulla da obiettare.
luca s (Registered) 28-03-2008 10:41

beh, sicuramente non sono grosse perdite per l'umanità, ma non sarei così drastico nei giudizi sui rave party. ci sono ritrovi più convenzionali quali le discoteche standard, frequentate da fior di imbecilli lobotomizzati, che invece sopravvivono eccome alla cosiddetta selezione. non sono i peggiori rappresentanti dell'umanità quelli che frequentano i rave ed inoltre solo una parte fa realmente uso di certe droghe. non c'è dubbio comunque che siano miseri ed un pò patetici tentativi di una gioventù senza riferimenti che crede di fare qualcosa di anticonvenzionale frequentando luoghi di ritrovo improvvisati. saluti.
syn (Registered) 28-03-2008 15:43

Infatti, anche io non mi fiderei mai dell'informazione propinata per via televisiva.

Meglio l'istituzione di 10 raveparty, che un'inutile industria.
gino a (IP:86.110.137.39) 28-03-2008 17:30

premetto,anche io,che mi dichiaro antiproibizionista.non sono un appassionato di rave party,anzi mi ci annoio,ma vorrei ricordare che un rave party è popolato da persone e come tali possono avere comportamenti che a noi piacciono o no.il fare uso di droghe (e spesso anche pesanti,bisognerebbe poi parlare della mentalità riguardo alla droga che la fini-giovanardi sta diffondendo)non è assolutamente una cosa che fanno tutti,la maggior parte si,ma non tutti.
in alcuni rave (non in tutti) c'è comunque molta organizzazione e civiltà:spesso c'è pure la raccolta di vetro,plastica e carta (e giuro che la gente usa i pattumi).quasi tutto è lasciato alla determinazione del singolo:vuoi farti uno spinello?vuoi prendere pasticche?bere?lo decidi tu e puoi farlo nella misura in cui non importuni il prossimo (infatti ci sono molti meno maneschi che in discoteche con decine di buttafuori).
trovo molto più serio fumarsi uno spinello o prendersi una pasticca davanti a tutti,che di nascosto nei bagni,che in molte discoteche sono zone franche.
fa molta più notizia un giovane morto d'overdose in una festa abusiva che in una discoteca.
è ribellione un rave party?no,è solo un modo per non spendere troppi soldi in discoteche dove puoi entrare solo in giacca e camicia.mi sembra la classica differenza tra lo sballo dei "poveri" e quello dei "ricchi".
arcadianet.blogspot.com
simone.org (Registered) 30-03-2008 13:04

Il titolo del post mi aveva lasciato perplesso... ma quando ho visto dove si è arrivati mi sono trovato d'accordo.
L'unica puntualizzazione, se qualcuno vuole farsi del male per me è liberissimo.
Ma non trovo corretto che poi debba pesare su chi invece tienenuno stile di vita corretto.
In sostanza, perché un poveretto deve mantenere un'ambulanza o una pattuglia di poliziotti che poi corrono al rave per soccorrere un tossico e mantenere l'ordine nella zona?
marco.milioni
marco.milioni (Registered) 01-04-2008 16:49

Mitico Corà!
Leo (IP:83.103.127.223) 01-04-2008 17:22

Sono d'accordo con gino, meglio mille rave che una discoteca modaiola della milano "per bene". Almeno un rave si presenta per quello che è, non si nasconde dietro una facciata ipocrita di vestiti alla moda, finta socializzazione e conformismo idiota.
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