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Pimby: più cemento per tutti PDF Stampa E-mail

1 aprile 2008

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L’associazione Pimby ("Per favore nel mio giardino") fondata da Chicco Testa, Patrizia Ravaioli, Paolo Messa e Giancarlo D'Alessandro, dichiara di proporsi la creazione di un dibattito serio e privo di pregiudizi sul tema delle infrastrutture, nonché di riuscire a costruire più infrastrutture in tempi più brevi sfruttando il fatto che in questa campagna elettorale tutti i maggiori partiti sembrano essere “finalmente” d’accordo sulla necessità di fare infrastrutture.
Fulcro del progetto Pimby è l’intenzione d’importare in Italia una legge che traduca nel nostro ordinamento l'esperienza francese della Commissione Nazionale Sul Dibattito Pubblico, come viene spiegato in maniera articolata nel manifesto dell’associazione dal titolo “partecipare per decidere”.
All’interno di tale manifesto si può leggere che “Per rendere l’Italia un Paese più moderno e competitivo, pur nella salvaguardia dell'ambiente e del territorio, servono anche nuove e più efficienti infrastrutture. Le lentezze burocratiche, le incertezze sui processi di autorizzazione, le contestazioni dei comitati locali, hanno reso però ogni investimento sempre più difficile”.
Parole che sembrano ricalcare il progetto dell’ambientalismo del fare, tanto caro a Veltroni che intende salvaguardare il territorio e l’ambiente attraverso i cantieri del Tav, delle autostrade, degli inceneritori e dei rigassificatori, senza dimenticare di strizzare l’occhio anche a Berlusconi accomunandosi a lui nel criticare i comitati di cittadini che fino ad oggi si “sono permessi” di difendere i loro diritti e la propria salute.
Il manifesto propone poi la creazione di un “dibattito pubblico che regolamenti la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali la cui organizzazione sia curata da una parte terza indipendente che, valutandone l'ammissibilità, ne stabilisce sia la durata (non superiore a sei mesi) che le modalità, assicurando la parità di tutti i punti di vista coinvolti e condizioni di eguaglianza nell'accesso ai luoghi e ai momenti del dibattito”. Tale dibattito pubblico non sarà però il luogo deputato alle decisioni e alle negoziazioni, ma solamente un luogo di confronto, in quanto le decisioni finali verranno poi prese dai “soggetti competenti”.
La caratterizzazione dell’Associazione Pimby alla quale hanno già aderito, fra gli altri, personaggi del calibro di Enrico Letta, Sottosegretario Presidenza del Consiglio dei Ministri, Claudio Martini, Presidente Regione Toscana, Bruno Tabacci (deputato Rosa Bianca), Paolo Costa (Presidente Commissione trasporti e turismo Parlamento Europeo), Renato Brunetta (Vice Presidente Commissione per l'industria, la ricerca, l'energia, Parlamento Europeo), Edo Ronchi (senatore PD), Michele Vietti (deputato UDC), Adolfo Urso (deputato PDL), Edoardo Zanchini (responsabile Infrastrutture Energia Legambiente), Umberto Minopoli (Consigliere Ministro Sviluppo Economico) Luca Biamonte (responsabile Comunicazione, Editoriale “La Nuova Ecologia”), dimostra il carattere di assoluta trasversalità del partito "del cemento e del tondino” che accomuna fra le sue fila uomini politici di centrosinistra e di centrodestra insieme ad esponenti di spicco dell’ambientalismo istituzionale.
Un “partito” che sotto la guida del fondatore di Legambiente Chicco Testa promette un giardino di cemento per tutti, proponendosi di coinvolgere i cittadini all’interno del dibattito concernente le grandi infrastrutture, nel tentativo di creare una condivisione nel merito di progetti già decisi a priori e nel caso questa condivisione venga a mancare si accontenterà comunque del coinvolgimento, facendo sì che le decisioni finali vengano comunque prese in tempi brevi dai soggetti competenti, cioè dalla politica e dagli imprenditori che propongono l’opera, con buona pace dei cittadini e dell’ambiente.

Marco Cedolin

Commenti
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kalleforever@hotmail.com
Andrea Marcon (Registered) 02-04-2008 11:03

Un'ulteriore dimostrazione di come la pseudo sinistra sia ancora più viscida e pericolosa della pseudo destra: fanno le stesse cose degli altri facendo però finta di esserne diversi.
arcadianet.blogspot.com
simone.org (Registered) 02-04-2008 13:53

%u201CPer rendere l%u2019Italia un Paese più moderno e competitivo"

E chi ha detto che vogliamo un'Italia moderna e competitiva?
Io mi accontento di un'Italia limpida e vivibile.
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