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28 aprile 2008

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Destra e sinistra non esistono. Esiste un gruppo di affari. L'Italia è il suo business. Le nostre tasse sono le sue entrate. I media sono la sua voce. Non esistono giornalisti buoni e giornalisti cattivi. Esiste l'informazione di regime. E' solo una questione di sfumature tra l'Unità e il Giornale, tra il Tg1 e il Tg5. (...) L'informazione in Italia non si può più riformare. E' andata in metastasi nei consigli di amministrazione delle banche e delle industrie, negli uffici stampa dei partiti, nei salotti buoni.
Beppe Grillo, 28 aprile 2008

Chi scrive pensa che sull'informazione Beppe Grillo stia combattendo una battaglia giusta. Il regime dei media è in mano ai padroni del regime tour court: banche, grande industria, partiti. Gli editori sono impuri, cioè i loro profitti sono politici e affaristici (controllo dell'opinione pubblica, manovre finanziarie ed economiche, clientelismo, favori), e non provengono dai lettori. L'intreccio perverso Stato-stampa fin dalle fonti - gli "aiuti" pubblici alle agenzie di notizie - significa connivenza strutturale fra sistema politico e sistema mediatico. Il ricatto costante dello strapotere televisivo berlusconiano sulla raccolta pubblicitaria complessiva uccide in culla qualsiasi tenativo di informazione variegata e indipendente, dato che drena gran parte degli investimenti sull'etere sottraendoli alla carta e al web. I giornalisti sono servi scodinzolanti dei propri padroni, che nel dietro le quinte opportunamente occultato alla vista dell'opinione pubblica lucrano sulle spalle dei cittadini ignari.
Per questo abbiamo firmato per la triplice abolizione dell'ordine dei giornalisti, del finanziamento pubblico della stampa e della legge Gasparri. Perchè non crediamo all'ipocrisia della possibilità di "riformare". Consci, per altro, che non sarà con proposte referendarie - invalidate, per sovrappiù dalla vicinanza temporale con le elezioni politiche - che si potrà spodestare il Grande Fratello dei media pilotati. Ma consapevoli altresì che ogni sforzo di rivolta contro il Potere e di smascheramento della pravda ufficiale è benvenuto.
Questa Italietta conservatrice e imbelle affoga nella difesa dell'ordine costituito. Gli umori delle piazze riempite da Grillo sono sani, ancorchè senza una direttrice certa. Ma l'involuzione del Sacro Sistema Unito con un parlamento appiattito sempre più sul pensiero unico "consuma, produci, crepa" e una sempre più pressante stretta creditizia e sociale sulle nostre vite (col corredo di una domanda d'identità forte che per ora trova un misero e truffaldino sfogo in paraventi leghisti) produrrà gli anticorpi. O meglio, il necessario virus di una coscienza ribelle. Grillo sensibilizza. Ma servono risposte. Politiche e culturali.

Alessio Mannino

Commenti
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syn (Registered) 28-04-2008 20:13

Incredibile come i media maggiori abbiano innocuizzato l'evento (di portata realmente rilevante, vedasi persone in piazza e firme). Il nostro giornalismo non contempla neanche l'autocritica, che bell'esempio.
marco.milioni (Registered) 28-04-2008 22:19

Concordo al 100%.
maxileo (Registered) 29-04-2008 14:53

Condivido, Grillo sensibilizza e al contempo "fa" e promuove linee di azione che i movimenti dei meetup stanno cercando di diffondere. Dobbiamo aggregare la parte sana della società e continuare a crederci. ;)

Sul tema, un ritorno a Pasolini:
"... Il fascismo, voglio ripeterlo, non è stato sostanzialmente in grado nemmeno di scalfire l%u2019anima del popolo italiano: il nuovo fascismo, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e di informazione (specie, appunto, la televisione), non solo l%u2019ha scalfita, ma l%u2019ha lacerata, violata, bruttata per sempre."

http://massileo.blogspot.com/2008/04/il-nuovo-fascismo-prove-di-rivoluzione.html
Magmau64 (Registered) 29-04-2008 21:51

In effetti l'aspetto piu' importante del movimento che ruota attorno al blog di Beppe Grillo è il fatto che si sia sensibilizzata una massa incredibile di persone su questioni fondamentali come Informazione, sprechi di risorse pubbliche per opere faraoniche e nocive (vedi No tav e Inceneritori) ed altro,temi che non hanno diritto di cittadinanza nei media.
Riempire una piazza come Piazza San Carlo , a Torino ,poco importa che siano 50 o 100 mila persone, per 6 ore sotto un sole estivo per discutere di temi cosi' seri è impresa titanica..
Oggi solo Grillo puo' riuscirci..
Per questo i media minimizzano con diverse modalità.
La stampa di destra ,toccata sul vivo del conflitto di interesse, paventa minacce di terrorismo ,attentati e sventaglia querele.
La sinistra che, non si sa come sia possibile, è ancora convinta di possedere una sorta di monopolio di "controinformazione" e che detesta la natura "nazional popolare" di giornate come questa ,per la sua natura disgustosamente elitaria, (l'aspetto nazional popolare è invece è l'aspetto piu' edificante),dileggia, dalla sua torre d'avorio piena di crepe.
E si indigna per la scelta del 25 aprile...
Il neo della manifestazione , e non è cosa da poco, è la presunta non validità delle firme raccolte.
Su questo Grillo latita , in maniera un po' ambigua.
La validità delle firme rappresenterebbe un atto politico, il primo esplicito di Grillo, di grande spessore.
Ma credo non sia cosi' , purtroppo.
I vaffanculo vanno bene come rito catartico, ma qui ci vuole un salto di qualità..
Mauro
belew@hotmail.it
schizoidman (Registered) 29-04-2008 23:02

Il salto di qualità potremmo essere noi, dovremmo trovare il modo di incidere in modo forte sull'opinione pubblica sfruttando meglio la rete e con azioni plateali e rumorose.
Leo (Registered) 30-04-2008 10:23

A parte la questione sulla validità delle firme, una volta che il referendum supera la cassazione dubito che poi raggiunga il quorum. Secondo voi, visti i risultati dei referendum recenti che non hanno mai raggiunto il quorum nonostante fossero appoggiati dai partiti e da una parte dei media, questi referendum raggiungeranno il quorum con tutto l'establishment che ordinerà alla plebe di non votare?
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