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Abisso degenerativo PDF Stampa E-mail

23 Settembre 2023

 Da Rassegna di Arianna del 20-9-2023 (N.d.d.)

Il putiferio sollevato dall'intervento di un medico critico sui vaccini anti-covid nel programma di Marcello Foa ci fa capire perché in questo paese non ci sarà mai pacificazione sociale dopo quanto è avvenuto con la criminale gestione nazionale della pandemia. Dopo aver distorto, mentito, censurato, bullizzato, ostracizzato, sospeso e licenziato in forme che farebbero vergognare qualunque dittatura, il blocco di potere nazionale, con al suo centro il PD, non può tollerare e non tollererà mai l'emergere di alcuna verità. (Questa è proprio gente cui la verità fa venire gli eritemi.)

Chiunque abbia seguito la vicenda covid non attraverso i mentitori seriali dell'apparato mediatico mainstream, ma cercando informazioni dirette, oramai sa benissimo tutto quello che c'è da sapere e che qui non può essere detto. Sul presente mezzo di comunicazione infatti è sempre stato impossibile esporre la valanga di dati, storie personali, articoli scientifici che dimostrano come la gestione covid, e specificamente la vaccinazione coatta della popolazione, sia stata un crimine, e non un "victimless crime". Ma di fronte a un crimine sostenuto da quasi tutto l'arco costituzionale, dalla stampa, dall'Amico Americano e dalla Corte costituzionale, il bianco diventa nero e i criminali benefattori. Non ci può essere e non ci sarà mai pace finché tutto l'abominio che è stato messo fuori scena da questa classe dirigente non verrà fuori. Ma, secondo uno stile consolidato, una classe dirigente di banditi copre i suoi precedenti crimini commettendone di nuovi, non consentendo alle persone di soffermarsi sul male passato, perché deve rincorrere un nuovo danno. Così dopo la reclusione coatta e il lasciapassare per vivere siamo passati alla sistematica distruzione di quel poco che rimane in piedi dell'economia reale e dell'indipendenza nazionale. Siamo stati coinvolti in un conflitto che non ci competeva e lo siamo stati nella forma più autodistruttiva, e anche - sia detto - più civilmente squallida, prendendosela sistematicamente con i cittadini di un'altra nazione in quanto detentori di quella cittadinanza.

L'abisso degenerativo in cui ci stiamo avvitando proseguirà fino a quando non riusciremo nell'impresa, davvero titanica, di ricostruire culturalmente e civilmente questo paese. E l'unico modo per farlo passa attraverso un graduale, ma totale, abbandono del processo di americanizzazione avviato dopo la fine della Seconda guerra mondiale.

Andrea Zhok

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