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Dal Molin, prova di democrazia diretta PDF Stampa E-mail
5 ottobre 2008

 
Oggi sono andato a votare contro la nuova base americana nella mia città, Vicenza. E' un referendum autogestito, senza nessun valore istituzionale. Ma dal grande valore politico.
L'altro giorno, infatti, con una sentenza tutta politica il Consiglio di Stato ha bloccato, dichiarandola illegittima, la consultazione indetta dal Comune (sindaco Achille Variati, democristiano di lungo corso oggi esponente del Pd). Le motivazioni sono giuridicamente puerili: il voto sarebbe "inutile" perchè l'area demaniale dell'aeroporto vicentino non è in vendita, e quindi la richiesta comunale se volere o meno acquistarla sarebbe un "auspicio irrealizzabile". Insomma, chiedere il parere dei cittadini non sarebbe "utile". Ma allora, domando, quante decisioni prese dalla nostra classe politica fottendosene della volontà della gente dovrebbero essere considerate inutili, scriteriate, autoreferenziali o a esclusivo vantaggio dei soliti noti amici dell'industria e della finanza?
E' vero, il governo Berlusconi, tappetino degli Usa quanto il precedente retto da Prodi, non intende cedere l'area. Perciò Variati sa benissimo di aver inscenato una prova di democrazia diretta dagli effetti nulli. Ma al di là del tornaconto locale del borgomastro, lucido nel voler scaricarsi di dosso la responsabilità della colonizzazione americana, quello di oggi è un segnale importante. I cittadini si ribellano al diktat di uno Stato padrone e si riappropriano da sè del diritto ad autodeterminarsi. Non è abbastanza per scongiurare l'invasione di soldati del Pentagono, ma non è neppure poco.
E' quanto ci è dato di fare in questo regime chiamato "democrazia rappresentativa". Arrivato ad eliminare persino la possibilità di far esprimere a una comunità il proprio pensiero sulla militarizzazione coatta a esclusivo vantaggio di un Impero straniero che usa la nostra penisola come portaerei per le sue guerre e i suoi disegni di potenza.
Oggi non c'è democrazia diretta, ma solo un suo embrione. Ma è importante che si cominci a capire che solo facendosi da sè la propria politica di autonomia, i cittadini riconquisteranno la libertà azzerata dai sancta sanctorum del sistema "rappresentativo".
No al Dal Molin. No alla falsa democrazia. No al regime.

Alessio Mannino 
Commenti
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arcadianet.blogspot.com
simone.org (Registered) 05-10-2008 20:09

Non si può non essere d'accordo. L'assurdo è che la base Dal Molin rappresenta una di quelle questioni sulle quali si vuole evitare alla radice il dibattito (l'articolo ne parla chiaramente), un po' come l'accettazione del Trattato di Lisbona.
I media ci pongono simili provvedimenti come fossero oggettivamente giusti, quasi fossero dogmi, e l'unica "discussione" accettata è quella sul "come" metterli in pratica, mentre non ci si chiede mai se siano giusti o sbagliati.
albertomicucci@comeg.it
ALBERTO MICUCCI (IP:93.149.186.61) 06-10-2008 18:14

Ce lo vogliamo mettere in testa che questi fanno quello che gli pare e che siamo alla mercè di un gruppo di imbecilli spalleggiato da un popolo ancora più imbecille ? La denuncia e la protesta di Mannino vanno benissimo, ma serve a poco : la stragrande maggioranza del popolino non si sensibilizza per così poco.
(Io mi sto occupando delle scie chimiche e la maggioranza non se ne accorge e non sa cosa sono; gli altri, eccetto pochissimi, non muovono un dito)
Siamo in pochi e affatto potenti, per cui o ci si organizza diversamente o ... ciccia.
In questo mondo i più prepotenti hanno sempre prevalso, aiutati dai vigliacchi e dagli ignoranti.
I prepotenti vanno combattuti solo con una potenza più grande della loro, c'è poco da fare.
a.marmiroli1@virgilio.it
Barazz (Registered) 06-10-2008 18:24

Grandi vicentini!!
Già solo raggiungere quasi il 30% degli aventi diritto in un referendum privo di valore legale è un gran risultato.

Alessandro Marmiroli
h2otonic (Registered) 16-10-2008 20:58

Solo un popolo compatto puo' opporsi ad una dittatura ancorche' melliflua come quella attuale. Da una "massa" abitante un"paese" che puo' solo votare degli "amministratori" (per loro stessa ammissione), possono solo scaturire ...dimostrazioni, anche per argomenti cosi' importanti. La speranza è che ci si possa riscoprire appartenenti ad una nazione al piu' presto e non in seguito ad eventi catastrofici.
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