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Il bluff PDF Stampa E-mail
4 novembre 2008
 
 
Sapevo che bluffava. Ma quando Giulio Tremonti, poco prima delle ultime elezioni politiche, si era messo a parlare della "globalizzazione selvaggia" del "mercatismo" e della "profonda debolezza" della politica rispetto ai poteri forti, mi era stato simpatico. Un simpatico e goffo birbone. Il giorno di Ognissanti 2008, ovvero Halloween per i cultori dei dolcetti e degli scherzetti made in Usa, Tremonti si è definitivamente tolto la maschera di Pulcinella, almeno per chi sa leggere tra le righe.
Tg1 delle 13,30 il ministro del Tesoro Tremonti, preconizzando l'intervento dello Stato per preservare la solidità delle banche in crisi, annuncia: «Non è compito del governo avere azioni di banche... Non è compito del governo avere azioni di banche centrali. Occorre un nuovo sistema di relazioni economiche internazionali basate sull'etica». Un filotto che decriptato suona così: 'Cari poteri forti nazionali e mondiali state tranquilli. Se qualche istituto di credito è in difficoltà useremo i soldi dei contribuenti per tappare le falle create da voi. E pur pagando non entreremo nella governance delle banche. Cari banchieri centrali mondiali, oh voi sommi sacerdoti dell'economia ovvero del mondo, state tranquilli, la politica rimane vostra serva fedele e non sfiorerà nemmeno uno dei bastioni grazie al quale ci avete sempre comandato a bacchetta: i diritti di signoraggio bancario. E vi dico di più, col bel faccino che mi ritrovo farò una bella campagna di moralizzazione etica contro gli speculatori ai quali però mai daremo nome e cognome. Così nel frattempo rimettiamo insieme i cocci che avete creato, li rivendiamo a quei quattro coglioni che votano noi politici così voi, e un po' noi, sarete sempre più ricchi e potenti". In pratica è come mettere Totò Riina a capo dell'antimafia dopo che quest'ultimo ha fatto un discorso contro il pizzo. Suggerimenti per un rimedio? Che dite meglio attendere che l'immondo macchinario si sfracelli da solo cadendoci addosso? A vous...

Marco Milioni
Commenti
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h2otonic (Registered) 04-11-2008 22:53

Non posso certo dire di essere deluso da G. Tremonti visto il personaggio e la sua storia personale, il discorso rimarcato da Marco Milioni è un ulteriore stimolo alla ribellione, quindi frustazione che si aggiunge a frustazione senza alcuna possibilità di....soddisfazione. Oggi, che s'inizia a intravedere il re nella sua nudita',ci rendiamo conta di come ci hanno addomesticato per benino coi loro pistolotti buonisti ripetuti a tutte le occasioni, di come ci hanno intimorito ad ogni tentativo di ribellione anche pacifica, quando questa toccava i settori nevralgici del sistama, di come ci hanno comprato riempendoci di gadget necessari solo in apparenza e ridotti a debitori possidenti e scontenti. E noi volenti o dolenti, ci siamo adattati perchè teniamo famiglia o perchè tanto è lo stesso,o anche perchè tanto peggio tanto meglio.....
Abbiamo denigrato le elites fino a farle sparire, ci siamo fatti conquistare dai furbastri , chi predicava sobrieta' e senso del dovere veniva compatito quando non deriso perchè in fin dei conti ci infastidiva ( Jungher e Evola magari no, ma Pinocchio ed il grillo parlante lo abbiamo letto tutti ), siamo rimasti abbagliati dal nuovo status di middle class diffuso a tutti i livelli e il resto ce lo siamo bevuto, senso di appartenenza e saggezza dei padri compresa. Fino a quando un Capo non fara' capolino fra la nostra gente , e che sarà un Capo lo capiremo tutti, possiamo solo tenerci in contatto in "posti" come questo, per confrontare la nostra rabbia con quella degli altri.
mzpuglia@hotmail.it
pirata (IP:79.15.249.41) 05-11-2008 00:32

Il concetto di Autorità è stato devastato il maniera capillare. Questo comporta l'assoluta incapacità delle generazioni attuali sia a riconoscere serenamente una scala gerarchica e quindi un "Capo",sia ad accettare la sola possibilità che un "altro da sè" possa influenzare ed intervenire in un qualunque aspetto della propria vita. Infatti la bellissima favola di formazione iniziatico-massonica che è Pinocchio indica il rifiuto dell'autorità come via alla perdizione.
Ma di là da queste riflessioni: perchè mai può bastare un confronto virtuale della nostra rabbia??? Che magari viene in tal modo depotenziata?! Noi dovremmo utilizzare questo "posto", come giustamente lo chiami tu, per aumentare la nostra rabbia e farla riversare finalmente nella realtà. Aumentando la nostra consapevolezza di essere schiavi, nostro malgrado, del Sistema. LE ELITES NON SONO SPARITE. Elites negative e vampiriche hanno assunto il potere una volta incarnato da elites luminose.Princìpi di Luce incarnati da Uomini ai quali oggi non si riconosce il giusto valore ed il conseguente ruolo.In quell'articolo sulla P2 si citano i costi della politica come origine del disfacimento dell'Italia. Purtroppo non è così semplice: il tracollo dell'Italia e dell'Occidente è determinato dal circolo INDEFINITO di INDEBITAMENTO cui le nazioni sono sottoposte attraverso il signoraggio monetario e creditizio.Cioè l'emissione di moneta ed il credito bancario. Questo meccanismo è stato avviato in maniera tale che non avrà fine se non rifiutandolo dal principio. Rifiutandolo dal momento in cui sono emessi SIA MONETA CHE CREDITO: rifiutando lo stesso valore convenzionale della moneta.IL CIRCOLO VIZIOSO: 1)La Banca Centrale è l'unico istituto che può emettere moneta di corso legale. 2)Lo Stato acquista moneta non avendo liquidità 3)Per pagarla consegna dei titoli di debito che creano un interesse annuale. La somma del capitale più gli interessi è sempre superiore al denaro circolante perchè le banche "creano" solo moneta corrispondente al capitale e non agli interessi. Per cui per pagare gli interessi in scadenza lo Stato deve indebitarsi in maniera sempre crescente. Dovremmo annullare la convenzione, accettata da ognuno, che la cartamoneta ha un valore, cioè dovremmo cominciare a rifiutarla come mezzo di pagamento... e magari bruciare in piazza banconote "vere" ...
h2otonic (Registered) 05-11-2008 01:10

E' vero, dovremmo farlo. Intanto se ci si organizzasse con una valuta alternativa o quantomeno complementare come fece a suo tempo il prof. Giacinto Auriti ?
Chissa' se la repulsione generazionale all'Autorita' reggera' anche ai tempi difficili che ci attendono....
Avevo sentito qualche accenno alla natura iniziatica della favola del Collodi, mi puoi spiegare meglio Pirata?
stigas (Registered) 05-11-2008 09:37

una specie di moneta complementare c'è già in Italia...si chiama "scec"...non è la soluzione ottimale ma è il modo più efficace di ridare un po' di potere d'acquisto e soprattutto di fare informazione circa il sistema del debito...

nella mia grande ignoranza in materia visto che di economia non so nulla...ho una domanda...se le banche possono stamparsi soldi dal nulla perchè,anzi che fallire o chiederli a noi,non si stampano i soldi necessari?Qualcuno saprebbe spiegarmelo per favore?
h2otonic (Registered) 05-11-2008 19:28

Puoi specificarmi dove è diffusa? O indicarmi chi possa darmi chiarimenti?
Le banche centrali emettono valuta misuratamente poichè un eccesso di carta moneta in circolazione causerebbe la sua naturale svalutazione: come una merce qualsiasi quando abbonda si deprezza.
stigas (Registered) 05-11-2008 22:25

ti do direttamente il link del progetto...cmq è sbagliato,da parte mia,dire che è una moneta complementare...più precisamente è un buono sconto...

http://www.progettoscec.com/
stigas (Registered) 05-11-2008 09:56

tra l'altro...scusate,vado un secondo OT...

Antonio Di Pietro ha fatto un'interrogazione parlamentare sulle scie chimiche...

http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=3573&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA%27
daniela (Registered) 05-11-2008 22:30

La moneta in circolazione, detta base monetaria, è costituita dalle banconote circolanti e da quelle tenute dalle banche come riserva. L'offerta di moneta presente nel sistema economico, però, è maggiore della base monetaria perchè ad essa si devono aggiungere le monete metalliche emesse dalla Zecca di Stato e la moneta bancaria, che è moneta che circola attraverso i depositi effettuati dalle famiglie. Questi depositi vengono moltiplicati dalle banche attraverso i prestiti (moneta bancaria: assegni).L'offerta di moneta presente nel sistema può essere aumentata (o diminuita) anche con le cosiddette operazioni di mercato aperto e il canale dei rapporti con l'estero
daniela (Registered) 06-11-2008 09:06

stigas dice:ho una domanda...se le banche possono stamparsi soldi dal nulla perchè,anzi che fallire o chiederli a noi,non si stampano i soldi necessari?Qualcuno saprebbe spiegarmelo per favore?

Se la Banca d'Italia stampa più soldi aumenta l'offerta di moneta nel sistema a parità di beni reali prodotti. La conseguenza è l'aumento dei prezzi degli stessi, ovvero l'inflazione. Stessa cosa avviene se si stampano gli scec, più se ne stampano aparità di beni prodotti, più aumentano i prezzi.
Perché non succeda occorre che la moneta rimanga sempre nella stessa quantità. Certmente senza o con meno prestiti non si moltiplicherebbe come invece avviene nel sistema monetario.
Auriti però afferma qualcosa che per me è difficile da comprendere. Dice che anche se più moneta è stata stampata abbiamo il fenomeno della rarefazione monetaria.
kulma (Registered) 10-11-2008 11:00

A proposito di scec. Anche se alcuni di voi storceranno il naso al pensiero di entrare in un centro sociale di sinistra, vi annuncio che:

Giovedì 13 novembre 2008,ore 21.30, presso la sala grande di XM24 di via Fioravanti, Bologna.

Incontro-dibattito sul tema : "moneta locale : l'esperienza dello Scec. Testimonianze, vantaggi e perplessità a confronto".

Presenti, oltre ad esponenti di Arcipelago Toscana esperti sugli aspetti economico finanzari e giuridici, l'associazione Campi Aperti
e naturalmente chiunque sia interessato all'argomento. Non si tratta di svolgere una conferenza accademica ma, possibilmente, di trarre dall'esperienza già in corso in altre regioni ed in Toscana in particolare, lo spunto per avviare auspicabilmente anche qui in Emilia Romagna un'esperienza pratica, utile e costruttiva.

Affrancarsi dal signoraggio delle banche e dalle logiche speculative del mercato globalizzato, indirizzare le risorse economiche verso una progettualità ed un'economia "reale", diffusa sul territorio, solidale ed eticamente condivisa, promuovere le economie locali, le filiere corte. Questi ed altri sono gli obiettivi. Possiamo ben dire che gli argomenti che affronteremo, nel pieno dell'attuale crisi finanziaria che sta sconvolgendo l'economia mondiale, siano di grande attualità .
Miliardi e miliardi di euro, dollari, yen ed altre valute si "volatilizzano" ogni giorno (e non "vengono bruciati") per poi ricomparire magicamente nelle patrimonializzazioni e ricapitalizzazioni dei soliti furbetti, favorendo la speculazione predatoria, finanziando le guerre ed impoverendo progressivamente le popolazioni. Questo è il risultato quando il controllo della ricchezza di un popolo passa attraverso meccanismi imperscrutabili, sempre più remoti e verticizzati, di attribuzione e distribuzione del valore.
La sovranità popolare la si può ricostruire solo togliendo alle oligarchie e alle caste il potere tecnocratico con cui intendono controllarci, e fra questi il denaro.
Il denaro va da una parte riconvertito al suo uso originario di strumento che facilita le transazioni, dall'altra deve necessariamente essere subordinato ad
una scelta di civiltà che sia sostenibile, equa e non violenta
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