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Abruzzesi masochisti PDF Stampa E-mail
12 novembre 2008
 

 
Il 14 luglio del 2008 mi sveglio e scopro che gran parte della giunta della mia Regione, l'Abruzzo, è stata arrestata. Si parla di un giro di tangenti nel mondo della sanità - sei milioni di euromdi mazzette - per il governatore Ottaviano Del Turco (Pd) e per molti altri assessori e funzionari. Dopo brevi festeggiamenti, mi ricompongo e comincio a riflettere.
In Abruzzo abbiamo molte associazioni e movimenti che hanno sempre fatto un gran parlare e scrivere contro questo e contro quello. Ed io da buon ingenuo pensavo: “ora che la bestia politica sanguina si coalizzeranno per cercare di infliggerle un colpo mortale”. Mi sbagliavo e di grosso, e gli eventi ai quali avrei assistito avrebbero confermato quanto da tempo temevo. E cioè che siamo così intrisi di complicità, sudditanza, connivenza, compromessi e ignoranza da perdere perfino quel briciolo di dignità per dire “ora basta!”.
Ma andiamo con ordine. Dal 2005 faccio parte del MeetUp degli Amici di Beppe Grillo di Teramo, uno dei primi, creato in tempi non sospetti. Dopo tre anni gli iscritti ai vari gruppi superano il migliaio. Un numero rilevante per una piccola regione come la nostra. Beppe Grillo è da sempre favorevole alla costituzione di liste civiche locali. Tuttavia, non appena qualcuno ha iniziato a prospettare la nascita di una lista civica regionale, la reazione è stata rapida e violenta. Sono venute fuori tessere di partito, difese di posizioni acquisite, insulti, invidie e tutta una serie di nefandezze. Risultato: i MeetUp abruzzesi non solo sono contrari, ma remano contro. Il movimento “Pescara in comune”, emanazione di uno dei gruppi del capoluogo, proibisce a chiunque anche il semplice sostegno alla nascente lista. E gli altri movimenti non sono da meno.
Il 9 settembre scorso partecipo ad una riunione con molti volenterosi abruzzesi e con alcuni esponenti della lista nazionale “Per il Bene Comune”. Sembra nascere un’intesa, ma dopo alcune settimane tutto naufraga perché, in fondo, il bene comune è un concetto debole, che tutti interpretano a modo proprio.
Per farla breve, il 30 novembre alle elezioni per il consiglio regionale ci saranno i soliti noti, amici e colleghi di quelli che c’erano ieri.
Da regione verde d’Italia a regione marrone: ecco cos'è oggi l'Abruzzo. Ha una densità pari a 124 abitanti per km quadrato, quattro volte meno della Campania e della Lombardia, ma ha il problema rifiuti. E ha la più grande discarica abusiva d’Europa. Oscar Wilde sosteneva che “vivere è un’attività che fa morire”, l’abruzzese invece sa che “anche curarsi in Abruzzo è un’attività che fa morire”, e difatti si reca sempre fuori regione. Da noi prospera la medicina preventiva, nel senso che se puoi non ti ammali e se non ne puoi fare a meno cerchi di non darlo a vedere.
Come se non bastasse sono in previsione la costruzione di inceneritori, turbogas e insediamenti per la lavorazione del petrolio e dei derivati. L’Eni vede nell’Abruzzo la prossima regione mineraria e petrolifera d’Italia, e già sta comprando inutile terreno agricolo per trasformarlo in fertile terreno oleoso.
Il nostro quotidiano di riferimento si chiama “Il Centro”, perché è scritto da chi e per chi si trova al centro. Mi piacerebbe che si chiamasse “La Periferia”, in memoria di quel tipo di abruzzese “forte e gentile” di cui oggi si favoleggia. Un tipo onesto, forse un po’ agricolo, ma schietto, furbo al punto giusto, solare e sincero come l’acqua buona, l’aria pura ed il buon cibo frutto di un’esperienza antica.
Solo venti anni fa l’autoproduzione era ancora diffusa e varia ed economie locali e tradizioni erano ancora forti. Oggi non rimane quasi niente e i pastori si sono trasformati in pecore. Il 30 Novembre, da bravi sudditi o solidali complici, gli abruzzesi marceranno ordinati verso le urne per eleggere il fustigatore di turno. Un bellissimo esempio di masochismo.

Renato Casalena
Commenti
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a.marmiroli1@virgilio.it
Barazz (Registered) 12-11-2008 19:49

Da organizzatore di un grosso meetup, dico che uno dei peggiori problemi è la mancanza di selezione all'entrata.
Troppi meetup sono stati infiltrati, quando iniziavano a dare fastidio, da ogni sorta di galoppino di partito per sabotare le iniziative.
Anche noi a reggio abbiamo questo problema, soprattutto da quando abbiamo annunciato la lista civica mesi fa, ma siamo stati abili a scoprirli e cacciarli (se ne sono potuti andare con le loro gambe, cosa che mi è dispiaciuta molto...).
Certo che una lista regionale è una cosa grossa, si dovrebbe partire dai consigli comunali, cominciare ad entrare li e far vedere qualcosa di nuovo, crearsi una base e da li puntare sempre più in alto.
La lista Per Il Bene Comune invece ha puntato al parlamento subito, si è visto con che risultati
vittoriodigiacinto@gmail.com
Di Giacinto (Registered) 12-11-2008 22:34

Ciao Alessandro Marmiroli, se non sbaglio il nome, anche io pur essendo uno dei promotori della lista libericittadini.org sono convinto che bisogna iniziare dai comuni.
Adesso però dopo aver partecipato per due mesi a riunioni in tutta la Regione, mi sono reso conto che fare una lista Regionale è facile, anche perchè quelle realizzate sono fatte da 20 persone al massimo, poi inseriscono i riempimenti con gente che si sente elogiata quando gli chiedono di candidarsi.
Personalmente insieme a tutti quelli di libericittadini abbiamo rifiutato una libera candidatura nella lista di Carlo Costantini, poteva essere una occasione? Forse.
Posso però dire che tutti i movimenti cui faccio parte, non hanno considerato la fattibilità della cosa, eccetto Marco Giustini amministratore del Comune di Roma eletto con la lista di Beppe Grillo, ma la risonanza è stata bassa, poteva fare di meglio Grillo Pallate e perchè no MZ, da una canzone di De Andrè "non nominare il nome di Dio,non nominarlo invano.
Con un coltello piantato nel fianco
gridai la mia pena e il suo nome:
ma forse era stanco, forse troppo occupato,e non ascoltò il mio dolore.
Ma forse era stanco, forse troppo lontano,davvero lo nominai invano.".
Come mi consolo ho raccolto 27 q.li di olive ho fatto la parte mia, alla prossima.
Andrea Marcon (Registered) 13-11-2008 11:22

Mi spiace dirlo agli amici che in buona fede ancora credono di poter agire attraverso le vie eletttorali, ma quelli raccontati nell'articolo e da Alessandro Marmiroli sono episodi che dimostrano una volta di più quanto sia inutile tale scelta.
a.marmiroli1@virgilio.it
Barazz (Registered) 13-11-2008 15:56

Qualche volta può però portare a risultati sorprendenti, in un comune vicino a Reggio l'anno scorso si è votato e la lista civica sostenuta dal Meetup di reggio ha ottenuto il 25% battendo il pdl e arrivando alle spalle del PD, partendo da zero.
L'eccezione che conferma la regola? può darsi, ma secondo me le liste civiche sono uno dei pochi strumenti che hanno i cittadini per partecipare davvero alla cosa pubblica, tanto più se si tratta di una piccola comunità dove è più facile tentare "esperimenti" di democrazia diretta.
santuomo.vincenzo@hotmail.it
Vincenzo Santuomo (Registered) 15-11-2008 21:53

Il meetup sicuramente non è il punto di partenza migliore per organizzare una lista civica, perchè in quanto forum che non richiede nell' iscrizione la condivisione nè di uno statuto, nè di un programma, sicuramente è solo un' aggregazione eterogenea di individalità le più disparate, compresi gli infiltrati.
Per cui dopo l' esperienza fallimentare in Abruzzo di presentare una lista civica regionale stiamo costituendo un movimento politico:"Liberi Cittadini d' Abruzzo" per imparare a camminare da soli con le nostre gambe.
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