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Sentenza Diaz, ricatto politico PDF Stampa E-mail
18 novembre 2008
 
 
Processo delle violenze alla Diaz. i giudici ci sono andati con la mano leggera. Anzi leggerissima. La condotta della polizia ne esce a pezzi. Sia per la vicenda Diaz sia per la vicenda Bolzaneto le condanne ci sono state. Non sono stati condannati tutti certo, ma le condanne rimangono. Come pure è stato dimostrato che sono state create prove false.
Eppure l'ex capo della Polizia Gianni De Gennaro è stato promosso ad altro prestigioso incarico presso il Ministero degli Interni. I funzionari e gli agenti condannati dai giudici continuano a rimanere al proprio posto. Questo è lo scandalo, nel silenzio di tutti i partiti o quasi. Ci sono analogie spaventose con il caso di Abu Omar, sequestrato illegalmente dai servizi segreti americani a Milano in collaborazione con l'intelligence italiana o viceversa, scegliete voi, perché invertendo i fattori il prodotto non cambia. Rispetto a quella vicenda schifosa di intercettazioni e ingerenze di governi stranieri, il generale Niccolò Pollari al posto che finire in una porcilaia a lavare maiali è diventato membro del Consiglio di Stato (per decisione del governo Prodi). De Gennaro che per le responsabilità disciplinari e politiche provate durante il G8 di Genova doveva finire a dirigere il traffico, viene mantenuto dal governo Berlusconi al Viminale.
Che cosa sanno i due sul conto dei nostri big politici? A che cosa si deve il loro salvacondotto? Il centrodestra che di solito definisce i magistrati metastasi stavolta ne difende l'operato. Io mi sono stufato di raccontare queste cose. Si vuole dare un segnale? Si vada in diecimila a manifestare sotto la casa dei giudici che hanno assolto i poliziotti. Li si obblighi con le buone o con le cattive a confessare da chi hanno ricevuto pressioni. Poi in centomila si vada sotto casa di coloro che hanno fatto quelle pressioni e li si convinca con le buone o con le cattive ad autodenunciarsi alla magistratura. Vediamo poi che succede.
E intanto la prescrizione incombe. Per i pm ricorrere in appello sarà difficile. Siamo ad un bivio. O si patisce in silenzio o si organizza un bel tribunale del popolo: poi si scelga tra la ghigliottina, la garrota o la forca. Io preferisco la confisca immediata di tutti i beni e la condanna a 25 anni di lavori forzati in un call center abusivo gestito da albanesi incazzati.

Marco Milioni
Commenti
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Andrea Marcon (Registered) 18-11-2008 11:23

Qualcuno vuole ricordarmi una sola volta, nella storia della c.d. giustizia italiana, nella quale un alto funzionario di Polizia (o altre - sempre c.d. - forze dell'ordine) è finito in galera per gli abusi e le violenze compiute?

Ma da noi si assiste sempre e solo allo squallido teatrino di chi parteggia per i manifestanti, senza distinguere tra i medesimi, e chi per la legge e l'ordine, che sarebbero incarnati dalla Polizia. Anche in questo caso, una contrapposizione vecchia, superata e ormai farlocca.
Magmau64 (Registered) 18-11-2008 23:14

Marco,
concordo assolutamente.
Andrea, scusa,
a cosa ti riferisci quando parli di "contrapposizione farlocca"?
Ideologica o politica,no, non credo sia molto pertinente,almeno non lo è per me.
Se ti riferisci, invece, alla contrapposizione fisica,sono d'accordo con te.
Una contrapposizione tra un poliziotto bardato in assetto da guerra e una persona indifesa, impaurita infatti è farlocca.
Per la precisione chiamasi aggressione vile.
Poco importa che sia un giovane alla scuola Diaz o un mite sessantenne con la sciarpa dela pace.
Io, per quello che mi riguarda, non ho dubbi: mi schiero assolutamente a favore del giovane e del sessantenne picchiato vigliaccamente,senza pensare di essere demodè , legato a vecchi stilemi o parte di uno squallido copione.
Io sono stato parte del teatrino a cui ti riferisci:
ho partecipato a tutti i giorni di manifestazioni del G8, da genovese: ho visto le cariche violentissime e spietate del sabato, in Corso Italia, dove fanatici picchiatori hanno massacrato di mazzate persone inermi.
Se fossero di estrema sinistra, cattocomunisti, centristi, antagonisti, noglobal, disobbedienti,zeristi in pectore (il sottoscritto) non saprei dirti.
Di certo i poliziotti non hanno chiesto ragguagli prima di menare, diciamo che hanno menato preventivamente.
Questa è stata la rappresentazione teatrale a cui ho assistito.

P.S.: paradossalmente la morte di Giuliani è stata una delle vicende del G8 che io ritengo meno atroci.
La morte è sempre un atto drammatico, ma si è trattato di uno scontro tra due gruppi e , in quel contesto, si deve mettere in conto il morto.
Se i ragazzi che si sono fronteggiati non lo hanno fatto non posso poi stupirsi che accada, è un problema loro.
Quello che è stato vergognoso è stato tutto il resto, le botte a persone addormentate, le cariche durissime a persone inermi, il giovane 15 enne preso a calci in faccia da un ispettore adulto..

aragorn (IP:79.15.249.41) 18-11-2008 23:52

Perfetto, Andrea. Ferlocchi. La Democrazia non esiste, e laddove esistesse, quel luogo non è l'Italia. Non esiste diritto all'espressione di pensieri non conformi (vedi legge Mancino). Non esiste una polizia equilibrata e "democratica" che dopo essere stata oggetto di ripetute cariche ed aggressioni porge l'altra guancia. No, si incazza e fa una rappresaglia vigliacca. Come sempre.
Con la copertura e la "grazia" dei loro colleghi servi: i magistrati. La pretesa girotondina e progressista di sfondare banche e negozi, di tirare sanpietrini, di incendiare e devastare, senza causare una reazione è fanciullesca ed irreale. La verità è che la metà dei manifestanti di Genova era lì contro Berlusconi e l'altra metà contro il capitalismo e la Nato alla maniera bolscevica. Ferlocchi, appunto, come scrive il buon Andrea.
I veri poteri non erano a Genova. Al G8 si sono riuniti i loro maggiordomi. Tirar pietre ai maggiordomi serve poco o nulla. La prossima volta bisogna devastare Mediobanca, Bankitalia o simili. Così i nostri nemici sapranno che qualcuno incomincia a capire.
Alba Kan (Registered) 19-11-2008 10:19

"I politici sono i camerieri dei banchieri" come diceva Ezra Pound, quindi sono perfettamente d'accordo con quello che scrive aragon.
Riguardo agli scontri del G8 e la sentenza, posso dire solo che è una vergogna. Dimostrerebbe tra l'altro che gli agenti di polizia non sono affidabili, ci sono dei pazzi armati c he una mattina si alzano e decidono di torturare i cittadini che dovrebbero proteggere: agghiacciante! La cosa peggiore è che il fatto di sapere che non è così, perchè eseguivano ordini precisi di gente che l'ha fatta franca, non consola nessuno, anzi...
Tra l'altro dopo le dichiartazioni di Cossiga e gli scontri di piazza Navona di qualche settimana fa, si vedono sotto un'altra luce anche quelli del G8 di 7 anni fa.
Andrea Marcon (Registered) 19-11-2008 10:34

Cerco di chiarire meglio il mio pensiero.
Quando parlo di contrapposizioni superate e farlocche, mi riferisco alle posizioni assunte da media, politici e "gente comune" all'indomani di episodi come quello di Genova, dove - invece di accertare le responsabilità di TUTTI e condannare i COLPEVOLI - ci si divide tra difensori di una parte o dell'altra. Semplificando, chi è di sinistra parteggia per i manifestanti, chi è di destra per la polizia. A prescindere.
Per me - e mi sembra elementare - chi rompe una vetrina è da punire, ma questo nulla toglie al fatto che chi, in divisa, bastona persone inermi lo è altrettanto.
Dopo di che, ma è un altro discoso, sono d'accordo con Marco quando dice che certi "rituali" sono del pari inutili, superati e patetici.
kulma (Registered) 19-11-2008 19:12

io però ritengo che ci sia una bella differenza tra un manifestante che spacca una vetrina ed un poliziotto che spacca una testa...
h2otonic (Registered) 20-11-2008 01:19

Anche a Genova si sono scontrati da una parte il sistema coi suoi sbirri, e dall'altra l'unica opposizione attualmente possibile: i volontari del futuro migliore, i predicatori delle teorie anacroniste quando non utopistiche, i sedicenti noglobal che sognano un unico tipo umano che viva secondo principi universali...
Spesso in conflitto fra loro sono cio' che rimane del sessantotto borghese materialista ed intellettualoide.
Un sistema che reagisce come ha reagito con degli " antagonisti" del genere è un sistema alla frutta, e questo fa ben sperare. Certo per sfruttare il momento da questa parte ci vorrebbe qualcosa di nuovo e di antico che forse molti di noi intuiscono ma che nessuno ancora è riuscito ad incarnare.
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